Ha attraccato questa mattina nella banchina del Porto di Oneglia la nave scuola della Marina Militare “Palinuro”. Tappa di pochi giorni a Imperia in occasione della festa della Repubblica, che si celebrerà domani 2 giugno.
Attracca a Imperia la nave scuola Palinuro
La nave ha aperto le visite al pubblico questo pomeriggio. Tantissime le persone, appassionati e curiosi di tutte le età che sono salite a bordo, per ammirare e toccare con mano gli aspetti e la vita marinaresca della storica imbarcazione.
Sulla “Nave Goletta” è presente anche una mostra itinerante con 11 pannelli di “Mare Vivo”, associazione nazionale per la tutela del mare e delle sue risorse. Questa sera l’imbarcazione sarà illuminata con il tricolore italiano.
L’intervista al Comandante della Palinuro, capitano di fregata Mario Esposito
“Siamo partiti il 24 maggio scorso da La Spezia, siamo in attività di pre campagna e la prossima sosta sarà a Napoli, dove imbarcheremo gli allievi della Scuola Navale Militare “Francesco Morosini”. Inizieremo così la campagna di addestramento con i giovani allievi.
La mission della nave Palinuro è quella di addestrare i giovani allievi della Marina Militare, sia quelli della scuola “Francesco Morosini”, che i nocchieri Sottufficiali della scuola Marina Militare Taranto.
Siamo ormeggiati da questa mattina in occasione della festa della Repubblica, che verrà celebrata qui in prossimità della banchina.
Siamo aperti al pubblico sabato 3 giugno dalle 9.30 alle 11.30 e il pomeriggio dalle 16 alle 19”.
Qual è la storia di questa nave?
“La nave Palinuro è stata acquisita dalla Marina Militare nel 1950. Ha fatto cinque anni di importanti lavori di ammodernamento per renderla idonea per la missione dell’unità, che è appunto quella di essere la nave scuola dei giovani allievi della Marina.
Da allora la nave svolge ogni estate l’attività addestrativa a favore dei giovani allievi”.
Viaggio a bordo della nave scuola Palinuro
Un cronista di ImperiaPost si è recato sul ponte principale della Palinuro per documentarne aspetti e mission della goletta.
L’imbarcazione è stata costruita in Francia, nei cantieri di Nantes, e varata nel marzo del 1934 con il nome Commandant Louis Richard, nome che persiste ancora adesso sul retro della ruota del timone.
In un primo momento, la nave fu utilizzata per la pesca e il trasporto del merluzzo. Anni dopo, nel 1951, fu invece acquistata dall’Italia per diventare nave scuola insieme all’Amerigo Vespucci. Acquisto resosi necessario in sostituzione del Cristoforo Colombo, ceduto all’Unione Sovietica come conto dei danni di guerra.
Terminati i lavori di trasformazione in nave scuola, eseguiti nel cantiere di Castellammare di Stabia e l’Arsenale di La Spezia, la nave venne ribattezzata “Palinuro” in onore del nocchiero Enea, nell’Eneide di Virgilio.
L’imbarcazione è stata dotata del “tocco italiano”, con legni pregiati lungo tutto il ponte principale e diversi abbellimenti anche estetici.
Lunga 69 metri fuori tutto, la nave è armata con tre alberi. A questi si aggiunge il bompresso, un quarto albero che sporge quasi orizzontalmente dall’estremità prodiera. La superficie velica complessiva è di circa 1.000 mq., distribuiti su quindici vele.
Lo scafo, così come gli alberi, è in acciaio chiodato ed è suddiviso in tre ponti. Sotto il ponte di coperta sono ubicati i locali di vita dell’equipaggio e degli Allievi. A bordo, lungo le murate di dritta e sinistra, vi sono anche due storici palischermi per l’addestramento a remi in mare.
Piccola curiosità: la grossa e storica ruota del timone, che viene utilizzato ancora oggi per manovrare la Palinuro, necessità dell’impiego di due uomini in quanto molto pesante.
Dal 1950 si stima che la nave abbia percorso oltre 300 000 miglia nautiche, pari a 15 volte il giro della terra, toccando la maggior parte dei porti del Mediterraneo, del Mar Nero e del Nord Europa.
L’imbarcazione scuola della Marina Militare svolge due compiti principali: offrire il supporto necessario alla formazione degli Allievi Sottufficiali e contribuire alla proiezione d’immagine della Marina Militare.
Il motto della Palinuro è “Faventibus Ventis”, “Con il favore dei venti”.
L’ultimo suo attracco in banchina a Imperia risale al maggio 2016. Lo scorso giugno 2022 si era fermata in rada l’ammiraglia “Vespucci”, in occasione dello spettacolo delle Frecce Tricolori.
A cura di Alessandro Moschi