23 Novembre 2024 18:46

Cerca
Close this search box.

23 Novembre 2024 18:46

Imperia: Natascha Stefanenko alla Fiera del Libro con “Ritorno nella città senza nome”. “Ripercorro la storia dell’ex Urss degli Anni Novanta. Ha cambiato tutti noi”/Foto e Video

In breve: Sul conflitto Russia - Ucraina la Stefanenko dice: "Provo profondo dolore, è necessario spingere le due parti al dialogo"

Natasha Stefanenko, l’ex modella russa naturalizzata italiana, attrice e conduttrice televisiva, è stata nel pomeriggio di oggi fra i protagonisti della Fiera del Libro.

Sul conflitto Russia – Ucraina la Stefanenko dice: “Provo profondo dolore, è necessario spingere le due parti al dialogo”

Natasha Stefanenko ha presentato il suo romanzo “Ritorno nella città senza nome”, nel quale racconta racconta i profondi cambiamenti che hanno attraversato l’ex Unione Sovietica negli Anni Novanta e che hanno coinvolto il mondo intero.

Spiega Natasha Stefanenko ai microfoni di Imperiapost Tv : “E’ un romanzo che racconta tutto quello che è successo in Russia e anche nella mia vita all’inizio degli Anni Novanta. Erano anni forti, difficilissimi, di confusione e contraddizioni. Anni che forse hanno cambiato gli equilibri in tutto il mondo. 

C’era la dissoluzione dell’Unione Sovietica, che cambiava la vita di tutti e cambiava gli equilibri esterni e interni. Io racconto quegli anni molto significativi, perché c’era il disarmo nucleare, la caduta di Gorbaciov e tante cose che non potevo non raccontare. 

Tutti siamo stati scombussolati, anche per il tema della libertà. Ad un certo punto l’Unioni Sovietica è crollata ed eravamo liberi; volevamo questa libertà, ma non sapevamo come gestirla. C’era tanta confusione e le persone erano smarrite. Dobbiamo ricordare questi anni, perché hanno formato la nostra mentalità. Tutti quelli che hanno vissuto quel periodo hanno questa cosa nel Dna”.

Come ti poni oggi di fronte al conflitto fra Russia e Ucraina?

“Con tanto dolore. Come tutti noi, sono appesa e aspetto quel che succede. Con tantissimo dolore, perché i ragazzi che muoiono, siano russi o ucraini, nel 2023 è assurdo. Purtroppo è successo e vorrei solo che ci unissimo e insieme spingessimo le due parti al dialogo. Questo è importante”.

Condividi questo articolo: