Ventimiglia – Lo scorso fine settimana i militari della Guardia di Finanza della Compagnia di Ventimiglia durante i consueti controlli svolti nella zona di confine italo-francese grazie al fiuto del “cash dog”, ovvero un giovane labrador addestrato per fiutare ed individuare le banconote, hanno scoperto un giovane italiano con al seguito 100.000 euro in contanti che non erano stati preventivamente denunciati alle Autorità competenti, come così previsto dalla normativa valutaria.
I fatti si sono svolti presso la barriera autostradale di Ventimiglia, dove i finanzieri erano in servizio per controllare i mezzi in ingresso nel territorio italiano; i militari si sono avvalsi della collaborazione di “Bacon”, una delle prime unità cinofile appositamente addestrate dalla Guardia di Finanza per individuare grandi quantitativi di denaro.
Tra i numerosi veicoli in transito, i finanzieri hanno deciso di fermare un’autovettura con targa spagnola su cui viaggiavano quattro persone, due italiani e due iberici. I militari dopo aver chiesto le generalità agli occupanti del mezzo, nonché informazioni circa la provenienza e la destinazione del loro viaggio, hanno notato che nell’autovettura c’erano diversi bagagli. A questo punto, come di rito, è stato chiesto agli interessati se, ed eventualmente, in che misura, avevano del denaro contante, ottenendo delle risposte piuttosto vaghe, fornite anche con un certo nervosismo.
I finanzieri, insospettiti, hanno deciso di impiegare il cash dog “Bacon” per ispezionare il veicolo ed i bagagli con più attenzione. Non appena l’unità cinofila si è avvicinata al mezzo ha subito manifestato un forte interesse per due borse risultate essere di proprietà di un giovane italiano che, data oramai l’evidenza, ha ammesso avere al seguito circa 100.000 euro in contanti, riposti proprio nelle due borse che erano state segnalate pochi istanti prima da “Bacon”. A questo punto i finanzieri hanno chiesto all’interessato se il trasporto di tale denaro fosse stato preventivamente dichiarato alle Autorità doganali italiane, ottenendo però una risposta negativa.
Per questa ragione, il controllo è proseguito presso gli uffici della Guardia di Finanza di Ventimiglia dove si è proceduto al sequestro di 45.000 euro pari al 50% della somma eccedente i 10.000,00 euro, così come previsto dalla vigente normativa valutaria. Infine si rappresenta che le banconote individuate erano in totale 200, tutte del valore di 500 euro.