Si fa ancora più intricata la vicenda giudiziaria delle ex Colonie Biellesi. Il Tar Liguria, infatti, per la seconda volta consecutiva, ha accolto, suppur parzialmente, il ricorso presentato dai condomini del complesso immobiliare sulle alture di Porto Maurizio, rappresentati dall’avvocato Elena Iacopino, del foro di Torino, contro le intimazioni di pagamento inviate dal Comune di Imperia per il recupero del saldo degli oneri derivanti dalla mancata realizzazione di una delle opere a scomputo previste dalla convenzione sottoscritta tra Comune e privati (società Marechiaro Srl, poi fallita).
In particolare si tratta della strada di collegamento tra le ex Colonie Biellesi e il Monte Calvario.
Imperia: Tar annulla intimazioni pagamento del Comune, ecco i motivi
Nel novembre 2021 il Tar aveva dato ragione una prima volta ai condomini, confermando il credito, ma annullando le intimazioni di pagamento. Secondo i giudici, infatti, il Comune non poteva suddividere la parte mancante degli oneri su tutti i condomini in egual misura, ma, semmai, il calcolo doveva avvenire “in modo analitico”, con una suddivisione in base ai millesimi degli immobili acquistati.
A distanza di poco più di un anno il Tar ha nuovamente annullato gli atti. Il motivo? Il calcolo della somma dovuta sarebbe errato per non aver tenuto conto di alcune opere a scomputo realizzate.
“Il metodo di calcolo – si legge nella sentenza – di cui agli atti impugnati non è attendibile avendo il Comune omesso di dare conto dei criteri seguiti e di valutare se le opere di urbanizzazione siano state eseguite o non, o eseguite solo in parte”.
Secondo quanto sentenziato dai giudici del Tribunale Amministrativo: “Il Comune, con l’atto del 14.2.2022, ha nuovamente quantificato il debito precisando che l’obbligazione pecuniaria ammonta complessivamente ad euro 511.880 di cui euro 314.782,68 per l’ampliamento della strada Monte Calvario ed euro 197.098 per l’ampliamento della piazzetta di parcheggio e che di tale somma è stata soluta la sola somma di euro 127.970,17 e quindi la somma residua è di auro 383.910,51”.
Senonché la sentenza n. 1021/2021 […] nell’annullare la precedente richiesta di pagamento del 2021, ha rilevato che la quantificazione della somma dovuta avrebbe imposto di tenere conto delle opere regolarmente eseguite”.
Il Tar, invece, ha respinto il ricorso dei condomini per quel che concerne la prescrizione del credito.
La vicenda
Il progetto del complesso immobiliare delle ex Colonie Biellesi, prevedeva, originariamente, per effetto di una convenzione tra Comune e privati (società Marechiaro Srl), la realizzazione di varie opere pubbliche a scomputo. La maggior parte delle opere, parcheggi, marciapiede, aiuole, è stata completata, mentre è rimasta incompiuta la strada di collegamento tra le ex Colonie Biellesi e il Monte Calvario.
L’opera, per essere realizzata, necessitava dell’intervento del Comune di Imperia che avrebbe dovuto acquisire vari terreni, da soggetti privati, per poi metterli a disposizione dell’impresa, la Marechiaro Srl. Un passaggio, quest’ultimo, che non si è però mai concretizzato. Si è così “attivata” una clausola prevista dalla convenzione, ovvero l’obbligo, per l’impresa, di versare nelle casse del Comune di Imperia circa 500 mila euro di oneri di urbanizzazione, pari, all’incirca, al valore della strada mai realizzata. Ed è qui che si inserisce il contenzioso. L’impresa, la Marechiaro Srl, in un primo momento ha sottoscritto un accordo con il Comune per il pagamento, a rate, dei 500 mila euro. Dopo la prima rata, regolarmente versata (circa 130 mila euro), la società è fallita. Il Comune si è così rivolto all’assicurazione, la Atradius per ottenere il pagamento dei restanti oneri (poco meno di 400 mila euro), cercando di escutere le fidejussioni a garanzia della realizzazione delle opere a scomputo. Ma si è aperto un contenzioso sfociato in una causa civile. Il Comune, dopo essere stato condannato in primo grado, ha presentato ricorso in Appello. La causa è ancora in essere.
Viste le difficoltà, il Comune di Imperia si è rivolto ai proprietari degli appartamenti del complesso residenziale per ottenere il pagamento degli oneri (circa 3 mila euro a testa). Si è aperto un precontenzioso, con l’obiettivo di risolvere bonariamente la vicenda. Una parte dei proprietari (oltre un centinaio) rappresentata dall’avvocato Elena Iacopino, ha, però,fatto ricorso al Tar che, in due occasioni diverse, ha confermato il credito, ma ha annullato gli atti di intimazione del Comune per problemi nella quantificazione e nella suddivisione dell’importo dovuto.