25 Dicembre 2024 06:13

25 Dicembre 2024 06:13

Imperia: cantieristica porto, ancora venti di guerra. L’imprenditore Dolla presenta una denuncia in Questura e accusa il Copi. “Mi ha tolto l’azienda”

In breve: Dolla non risparmia critiche anche alla dirigente comunale del Demanio Marittimo, ma elogia il sindaco per "aver lanciato l'allarme"

Continuano a soffiare venti di guerra nel settore della cantieristica del nuovo porto turistico di Imperia, gestito dal Copi, il Consorzio degli operatori dei cantieri navali, presieduto da Alessandro Gallese.

Dolla non risparmia critiche anche alla dirigente comunale del Demanio Marittimo, ma elogia il sindaco per “aver lanciato l’allarme”

A farsi avanti è di nuovo Giancarlo Dolla, titolare della Imperia Yacht Service (azienda fallita) e non nuovo a prese di posizione decise nei confronti del Copi. Dolla ha presentato un esposto denuncia in Questura, puntando il dito senza mezzi termini contro il Copi e contro i titolari dei cantieri navali che ne fanno parte.

Prendendo spunto dalle parole del sindaco Claudio Scajola, che durante la campagna elettorale usò il termine “mafietta” in riferimento alla cantieristica navale del porto, suscitando anche le ire e la replica del presidente del Copi, Dolla rincara la dose e accusa il Copi di avergli tolto l’ azienda e tolto il lavoro ai miei dipendenti e lo stesso ha fatto con altri. Siamo lasciati soli in questa guerra”. 

Prosegue Dolla: “Come spesso avviene molti sanno, ma tutti preferiscono scandalizzarsi e stare lontano dai guai. Piegare la testa e far finta di non vedere. Grazie Sindaco Scajola per avere, tra tutte le autorità, lanciato l’allarme. L’ingegner Oreggia  (dirigente comunale ndr) del Demanio Marittimo alla mia richiesta di aiuto ha risposto: “non fatemi intervenire se no ci andate di mezzo tutti”. Lascio ogni commento a chi mi legge”.

Incalza ancora Giancarlo Dolla, in riferimento al Copi: “Costoro vogliono solo gestire in monopolio il servizio portuale cantieristico, fare usare l’area demaniale in concessione a chi decidono loro, far chiudere le aziende che non gli sono gradite”.  E ancora: “Gli armatori che hanno conosciuto la nostra “mafietta” stanno lontani dal Porto di Imperia, fate una passeggiata lungo i moli: è spettro di sé stesso”.

Giancarlo Dolla poi conclude contestando anche la mancata possibilità, a suo dire, di poter utilizzare il servizio pubblico di alaggio e varo delle imbarcazioni e sottolinea: “L’Ufficio Demanio Marittimo è lì a guardare. Anzi, l’Ufficio Demanio Marittimo nega l’esistenza del servizio pubblico, nonostante vi sia una chiara e definitiva sentenza del TAR Liguria”.

 

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