22 Novembre 2024 22:51

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22 Novembre 2024 22:51

Cold case Sanremo: scena muta in Tribunale per Aldobrandi. L’avvocato Rovere: “Prove inconfutabili? Non ci sono nè il corpo nè il coltello. Can-can mediatico danneggia i figli” / Foto e video

In breve: All'uscita del Palazzo di Giustizia, l'avvocato difensore ha rilasciato alcune dichiarazioni ai cronisti presenti.

Si è avvalso della facoltà di non rispondere Salvatore Aldobrandi, 73enne, difeso dall’avvocato Andrea Rovere, comparso questa mattina in Tribunale a Imperia dinnanzi al GIP Massimiliano Botti, a distanza di 3 giorni dall‘arresto messo in atto Polizia giudiziaria del Tribunale di Imperia per l’omicidio della 21enne Sargonia Dankha, avvenuto nel 1995 a Linköping, città svedese a 200 chilometri a sud di Stoccolma.

All’uscita del Palazzo di Giustizia, l’avvocato difensore ha rilasciato alcune dichiarazioni ai cronisti presenti.

Cold case, omicidio Svezia: parla avvocato Andrea Rovere

Qual è la strategia difensiva?

“Il mio assistito si è avvalso della facoltà di non rispondere, ovviamente. Abbiamo solo contestato l’utilizzabilità in Italia degli atti dell’Autorità Giudiziaria svedese.

È un processo ancora aperto in Svezia. Lui ha la doppia cittadinanza, italiana e svedese, vorrei sapere una volta per tutte dove si fa il processo e chi giudica.

Dopodiché faremo le strategie a seconda della situazione. Non ho ancora avuto le copie del fascicolo delle indagini. Non ho dichiarazioni da fare”.

In quali condizioni è Aldobrandi?

“Aldobrandi è una persona che purtroppo ha avuto un bypass, due valvole mitrali cambiate, l’ho trovato molto confuso. Non è strumentale, capisce perfettamente del processo svedese.

C’è stata una tendenza a rimuovere questo episodio dalla sua vita, dopo 28 anni. È un processo indiziario, non c’è il corpo né il coltello, si fonda molto sulle contraddizioni e sui dettagli.

Fare un processo del genere per una persona confusa, che si basa sulla valutazione dei dettagli, c’è una oggettiva difficoltà. È un processo delicato, lo scopriremo solo vivendo”.

Si basa su prove inconfutabili?

“Chi lo dice? Non c’è cadavere, non c’è coltello. Se l’autorità giudiziaria svedese, che ha indagato per 28 anni, ha ritenuto che queste non fossero prove sufficienti per arrestarlo, vediamo. Ognuno si sceglie l’autorità giudiziaria più facile?

Lui qua ha una famiglia con due figli. Sinceramente ho incontrato la moglie, è preoccupata visto il can-can mediatico, i ragazzi a scuola ne hanno un oggettivo pregiudizio”.

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