24 Dicembre 2024 03:27

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Imperia: venerdì 23 giugno Mauro Pagani ospite della rassegna “Un libro aperto”, in via Antica dell’Ospizio. “Grande talento, un riferimento della world music mondiale”

In breve: Lo affiancheranno nel suo racconto il musicista Sergio Cocchi e il produttore discografico imperiese Stefano Senardi.

La rassegna culturale “Un libro aperto” inizia quest’anno con uno dei musicisti più importanti del panorama internazionale.

Venerdì 23 giugno alle ore 21, presso via Antica dell’Ospizio, è in programma la presentazione del libro “Nove vite e dieci blues” dove Mauro Pagani racconta la sua vita tra i grandi della musica.

Lo affiancheranno nel suo racconto il musicista Sergio Cocchi e il produttore discografico imperiese Stefano Senardi.

Imperia: venerdì 23 giugno Mauro Pagani ospite della rassegna “Un libro aperto”

Stefano Senardi racconta a ImperiaPost com’è iniziato il rapporto non solo professionale ma anche di amicizia con Mauro Pagani.

Il rapporto tra me e Mauro è iniziato alla fine degli anni 70, nel 79 per la precisione, quando ha lavorato con ‘L’Ascolto, l’etichetta indipendente di Caterina Caselli. Per me, che sono sempre stato un grande appassionato di musica, significava conoscere uno dei miei miti.

Nel suo primo album da solista, Mauro si è dedicato alla ricerca degli strumenti e del folklore popolare in maniera approfondita e seria, un progetto all’avanguardia a livello mondiale.

Mauro ha fatto parte del gruppo musicale Carnascialia, il quale ha dato un grande impulso alla world music. Non è stato casuale il fatto che sia diventato l’autore della musica e degli arrangiamenti e produttore di “Creuza de Ma” di Fabrizio De Andrè. Album che è stato proclamato da “Sua Santità“ David Byrne uno dei 10 dischi più importanti della storia della world music mondiale.

Mauro Pagani e Fabrizio De Andrè si erano incontrati al Castello di Carimate,  dove Mauro stava registrando la colonna sonora dello spettacolo teatrale “Sogno di una notte di mezza estate” e De André stava lavorando all’album “L’Indiano”, scritto dopo il rapimento.

Insieme hanno iniziato a parlare di world music e Mauro ha suscitato l’interesse di Fabrizio, il quale non poteva trovare una persona migliore che potesse assisterlo e consigliarlo in questa sua curiosità musicale, essendo Mauro un vero professionista, un polistrumentista di talento e in Italia in quel periodo uno dei più grandi esperti appassionati per le musiche e degli strumenti del mondo.

Mauro, oltre ad aver fatto la storia della Premiata Forneria Marconi, ha una lunga storia di collaborazioni con artisti di successo come Andrea Parodi, Gianna Nannini, Ornella Vanoni, Zucchero, Massimo Ranieri, Francesco Guccini, Morgan, Francesco De Gregori, Luciano Ligabue e molti altri.

Ha ricevuto numerosi riconoscimenti, anche da parte del Club Tenco. Nel corso di questi 40 anni, ci siamo incontrati diverse volte. Con me, quando ero presidente della Polygram, ha pubblicato “Passa la bellezza”, un album a cui già aveva iniziato a lavorare all’epoca della CGD Warner.

Quando poi ho iniziato a muovere i primi passi nella mia etichetta musicale indipendente, la NuN, è stato Mauro a darmi fiducia con “Domani”, un album fantastico con ospiti straordinari, che contiene l’omonimo brano, che nel 2009 Mauro ha reinciso per raccogliere fondi per il terremoto dell’Aquila del 2009. I proventi sono stati utilizzati per il restauro Conservatorio “Alfredo Casella” e della sede del Teatro Stabile d’Abruzzo dell’Aquila.

Mauro ha anche ricoperto il ruolo di direttore artistico di prestigiosissimi festival nonché Presidente della giuria di qualità del Festival di Sanremo. La sua esperienza e la sua passione per la musica continuano a imprimere un segno indelebile nella scena musicale italiana”.

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