“L’obiettivo della Commissione europea di eliminare gradualmente la pesca a strascico è chiaramente sproporzionato, ingiustificato e basato pareri scientifici non oggettivi, oltre ad essere una politica assolutamente miope per garantire l’approvvigionamento alimentare dei Paesi Ue.” Lo dichiarano Agci Agrital. Confcooperative FedAgriPesca, Legacoop Agroalimentare, Coldiretti Impresapesca, Federpesca, Fai-Cisl, Flai-Cgil e Uila Pesca, che hanno unitariamente promosso oggi una giornata di mobilitazione in tutta Italia.
Oggi pomeriggio proteste a Imperia, Genova e Santa Margherita Ligure
Una giornata che vuole far sentire il supporto del settore al Governo italiano in vista del Consiglio Agrifish a Bruxelles del 26 e 27 giugno per ribadire ancora una volta la contrarietà dell’Italia a questa proposta, che vuole condannare l’Italia alla totale dipendenza dalle importazioni di prodotti ittici non considerando l’impatto socio economico sul settore.
Le marinerie italiane e liguri si mobilitano per ribadire il proprio NO al Piano d’azione Ue, che impone una serie di misure dirompenti per l’assetto del settore. Il Piano, promosso dal Commissario alla Pesca ed all’Ambiente Virginijus Sinkevicius, prevede una forte limitazione della pesca a strascico in tutta Europa entro il 2030 e propone la creazione di ulteriori aree marine protette, senza considerare l’impatto sociale ed economico su imprese, lavoratori, territori e basandosi su dati scientifici non aggiornati e accurati. “Un Piano che – denunciano associazioni e sindacali di settore – ci porterà alla totale dipendenza dall’estero per l’approvvigionamento di prodotti ittici“.
L’obiettivo è la salvaguardia di un settore che garantisce sicurezza alimentare e un approvvigionamento equo, salutare e sostenibile di prodotti ittici freschi e con alti standard di qualità, che rispettano le regole di tracciabilità e certificazione europea. La mobilitazione punta anche ad assicurare un futuro a migliaia di lavoratori, cooperative, imprese, famiglie e territori.
Lo smantellamento della pesca a strascico causerebbe peraltro un aumento delle importazioni da Paesi in cui la pesca non rispetta la nostra legislazione in materia di ambiente, sicurezza e lavoro.
In Liguria la pesca a strascico è esercitata in modo artigianale con battute di pesca giornaliere con un’altra selettività. Ricordiamo i famosi gamberi viola di Sanremo e Santa Margherita il cui approvvigionamento è già messo a forte rischio da una politica comunitaria che non tiene in debito conto delle specificità. Per il nostro territorio regionale, a forte trazione turistica, sarebbe un duro colpo non avere più prodotti ittici pescati in Liguria da questi pochi pescatori che sono sopravvissuti fino ad ora perché animati da una forte passione ed amore per il loro lavoro.
In Italia la pesca a strascico rappresenta il 20% della flotta totale peschereccia – con 2088 unità, circa 7000 lavoratori, il 30% degli sbarchi ed il 50% dei ricavi.
Un settore che in Europa rappresenta il 25% degli sbarchi totali di prodotti ittici ed il 38% dei ricavi, con oltre 7.000 imbarcazioni.
“In Liguria le imbarcazioni a strascico sono circa 80, una flotta che è destinata a dimezzarsi nel giro di pochi anni per una politica comunitaria scellerata” – dichiarano Daniela Boriello di Coldiretti Liguria, Augusto Comes di Confcooperative FedAgriPesca Liguria e Servetti Lara di Legacoop Liguria Agroalimentare.
“Auspichiamo che il Governo, forte del sostegno dell’intero settore, possa far sentire la propria voce al Consiglio Agrifish a Bruxelles del 26 e 27 giugno. Come associazioni liguri abbiamo deciso di manifestare oggi a Genova, a Imperia e a Santa Margherita Ligure”.
L’intervento del vicepresidente della Regione e assessore alla Pesca
Sulla questione interviene anche il vicepresidente della Regione e assessore alla Pesca ,Alessandro Piana. Che dice: “Completo sostegno alle marinerie, associazioni e sindacati oggi in sciopero contro le limitazioni del Piano di Azione dell’Unione Europea per la pesca a strascico entro il 2030. Regione Liguria è al fianco dei pescatori e continuerà a mettere in campo tutte le azioni possibili per salvaguardare il prezioso lavoro delle nostre marinerie, un approvvigionamento sostenibile secondo standard qualitativi altissimi, sinonimo di salubrità alimentare. In Liguria sono circa una ottantina le imbarcazioni a strascico, attorno a cui ruota il lavoro di tante famiglie; per di più ulteriori misure sarebbero semplicemente vessatorie, viste le prospettive sui gamberi, eccellenze consolidate di Sanremo e Santa Margherita Ligure”.
Lara Servetti di Legacoop
Dice Lara Servetti: “Siamo assolutamente tutti uniti nel dire assolutamente NO allo smantellamento della flotta peschereccia a strascico. E’ una flotta che in Liguria conta 80 imbarcazioni, 200 addetti e un livello molto alto di prodotto ittico sbarcato. Si consideri che la maggior parte del prodotto che viene consumato nei nostri ristoranti è pescato dalla flotta peschereccia a strascico.
E’ una fotta che è importante a Imperia, a Sanremo, a Santa Margherita e a La Spezia. E’ importante essere assolutamente tutti uniti nel difenderli. Non si può pensare che si annientino i pescatori liguri, per andare ad acquistare pesce da altre marinerie, da altre flotte che sono da altre parti del mondo e il prodotto deve essere caricato sugli aerei, per arrivare qua, in nome di una sostenibilità che non esiste“.
Sottolinea Mattia Chiarini, giovane pescatore
Aggiunge Mattia Chiarini: “Sono circa 10 anni che faccio questo mestiere e a quanto pare me ne rimangono ancora sei, perché dicono che entro il 2030 vogliono abolire le flotte dei pescherecci. A parte l’enorme problema per noi, che non so cosa andremo a fare, ma sulle nostre tavole i gamberi, gli scampi e tutti questi prodotti, chi li può fornire?”.