Il Consiglio di Stato ha accolto ha accolto il ricorso presentato dagli avvocati Roberto Trevia Bartolo Ravenna, in rappresentanza di Vera Croce Landini, titolare del camping “Angolo di Sogno”, contro il provvedimento di decadenza della concessione demaniale disposto dal Comune di Diano Marina per il mancato pagamento dei canoni. I giudici hanno concesso la sospensiva, bloccando l’efficacia della sentenza del Tar Liguria (che avrebbe portato allo sgombero dell’area) in attesa di entrare nel merito del giudizio il prossimo 18 luglio.
La struttura, dunque, potrà continuare a lavorare regolarmente. A comunicarlo, con una nota stampa, i legali del camping.
Diano Marina: il camping “Angolo di Sogno” potrà proseguire regolarmente l’attività
“Potrà continuare a lavorare l’Angolo di Sogno di Diano Marina, storica struttura ricettiva da circa 14 lustri gestita dalla Famiglia Landini, con affaccio sull’incantevole ‘belvedere’ del golfo Dianese nel cuore della Liguria ed immersa tra la macchia mediterranea e uno splendido mare dall’acqua cristallina – si legge nella nota stampa – Lo ha deciso la VIIª Sezione del Consiglio di Stato con un provvedimento firmato il 23/6/2023 dal Presidente Fabio Franconiero che accogliendo le tesi difensive degli avvocati Bartolo Ravenna e Roberto Trevia ha bloccato gli effetti del provvedimento di decadenza della concessione demaniale a firma del responsabile Ufficio Demanio del Comune di Diano Marina Ing. Riccardo Volpara adottata sulla base di presunti inadempimenti del concessionario oltre che l’efficacia esecutiva della sentenza n. 530/2023 del Tar Genova che aveva rigettato il ricorso di primo grado.
Il Consiglio di Stato, positivamente valutando le ragioni esposte dalla signora Vera Croce Landini, ha ritenuto che nelle more della trattazione collegiale dell’istanza cautelare (fissata per il 18 luglio), si profila il pericolo di estrema gravità e potenzialmente irreparabile che venga portato ad esecuzione lo sgombero avviato dall’amministrazione comunale.
All’attenzione dei giudici amministrativi sono state portate plurime circostanze utili per escludere qualsiasi forma di inadempimento idonea a giustificare una misura così drastica qual è la decadenza del titolo che costringerebbe il concessionario, dopo oltre mezzo secolo di attività, a sgomberare e restituire il bene demaniale interrompendo per sempre un’attività storica che ha dato lustro al territorio ed alla realtà turistico ricettiva della Liguria“.