“I proprietari di posti barca hanno colto molto bene il senso del nostro progetto e hanno forti speranze che il progetto vada in porto”. Così l’assessore al Bilancio del Comune di Imperia Guido Abbo il 29 luglio scorso, nel corso della presentazione della nuova gestione del porto turistico, affidata alla Go Imperia, società a capitale interamente pubblico. Un progetto che conta sul pagamento dei canoni di affitto dei titolari dei posti barca dai quali il Comune ritiene di poter incassare in un anno 1,9 milioni di euro.
A distanza di un oltre un mese, però, il rapporto tra il Comune di Imperia e i titolari dei posti barca non pare però così idilliaco. Ad oggi, infatti, molti dei proprietari di posto barca non stanno versando nelle casse della Go Imperia i canoni di affitto, ne tantomeno saldato gli arretrati, creando non pochi problemi al Comune nella gestione dello scalo.
“Confermo – dichiara a ImperiaPost il presidente dell’APPI Giovanni Cozzolino – non stiamo pagando perché al momento non ci sono garanzie. Abbiamo avuto un incontro con l’amministrazione nei mesi scorsi, nel corso del quale ci è stato illustrato il progetto della Go Imperia, poi il silenzio. Nulla è stato messo per iscritto. Nessuno ci ha comunicato neanche le modalità di pagamento e le relative quote. Noi riteniamo di dover pagare mensilmente i canoni, almeno sino a che la situazione non si sarà chiarita definitivamente“.
La pensa diversamente il Sindaco di Imperia Carlo Capacci, che annuncia: “Nei prossimi giorni i titolari dei posti barca riceveranno una lettera con tutte le delucidazioni sul pagamento dei canoni di affitto. Garanzie? Non c’è nulla da dire. Se i titolari dei posti barca vogliono restare nel porto di Imperia devono pagare il canone di affitto. Punto. Cosa faremo in caso di mancato pagamento? Gestiamo noi il porto e riscuoteremo il dovuto”
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