23 Novembre 2024 17:02

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23 Novembre 2024 17:02

Diano Marina: annunciati 20 esuberi di personale alla Casa di riposo. Zanchi (Cisl): “La gestione della Fondazione Morelli ha determinato questa tragedia”

In breve: Il 7 luglio tavolo di concertazione fra azienda e sindacati

La Villa Spa, la società che nel dicembre del 2022 ha acquistato dalla Fondazione Ardoino Morelli di Popolo la Casa di riposo di Diano Marina, ha annunciato, attraverso il presidente Carlo Iuculano, la necessità di procedere a un taglio del personale. Si parla di una riduzione da 70 a 50 dipendenti, quindi con 20 esuberi, anche se i numeri non sono ancora stati definiti con certezza.

Il 7 luglio tavolo di concertazione fra azienda e sindacati

A farsi avanti per segnalare la situazione, in vista del tavolo di concertazione previsto per il 7 luglio, è Nico Zanchi, coordinatore territoriale della Cisl Fp di Imperia, che punta il dito in particolare sulla precedente gestione da parte della Fondazione Morelli.

Spiega Zanchi: “Per il personale della struttura Montale si può ancora intervenire per non lasciare a casa nessuno. Alla luce di questo, anche in merito alle dichiarazioni del presidente Carlo Iuculano di Villa Spa, è necessario fare chiarezza su alcuni punti. Fin dal primo incontro con La Villa Spa e la Fondazione Morelli, era chiaro che la situazione era difficile.

In più occasioni e in diverse sedi, però, si è sempre parlato si salvaguardare tutto il personale. Questo diventava sempre più difficile da credere, man mano che passava il tempo, in quanto venivano evidenziate perdite importanti di bilancio, che onestamente si sapevano fin dall’ inizio. I famigerati 2000 euro di perdita al giorno sono da attribuire probabilmente a una gestione passata delle risorse, che inevitabilmente trova poi gioco facile tagliare sul personale, che paga di fatto errori non suoi. E questa forse è la cosa che fa più male. Illudere di salvare tutti quando la progettualità è chiara fin dall’inizio è di fatto un atto grave. E la Fondazione qui forse ha le responsabilità più grosse.

La gestione della Fondazione Ardoino Morelli guidata dal dott. Taramasco, che in questi ultimi anni ha determinato questa tragedia , non ha colpito solo i lavoratori, ma tutte le loro famiglie. E’ imbarazzante poi il loro silenzio in questi giorni, che palesa una mancanza di rispetto per chi sta perdendo il posto di lavoro. Non ci riferiamo a mancanze di scuse che onestamente non servono a nulla, ma a veri atti concreti per sostenere e ribaltare questa situazione.

Anzi, sembra quasi per loro motivo di sollievo. Il non dover affrontare questi problemi per aver venduto la casa di risposo al ribasso li ha tranquillizzati. Così non hanno più problemi. Loro. Da un punto di vista invece di istituti utilizzati è giusto evidenziare che il Fis (Fondo di integrazione salariale – ndr) era esteso in un primo momento anche per il personale Oss.

Solo in seguito a numerose dimissioni di molti operatori socio sanitari, il Fis è stato poi utilizzato principalmente per il personale amministrativo, tecnico e di sala. Come già evidenziato in altre sedi, parlare poi di pochi esuberi è veramente scorretto, in quanto ci sono state dimissioni che hanno ridotto di molto gli esuberi segnalati dal gruppo Villa Spa.

La Cisl contesta l’ipotesi di contratti a tempo determinato con trasferimento di lavoratori in una struttura di Savona

Dimissioni di chi ha voluto cambiare struttura o di chi sapeva che non avrebbe avuto, terminato il periodo di Fis la possibilità, da parte dell’ Amministrazione, di continuare a lavorare. Perché questo è quello che la stessa proprietà lasciava intendere. Altro fatto che come Cisl contestiamo fortemente è quello di proporre come soluzione al personale segnalato in esubero un contratto a tempo determinato senza un futuro, in una struttura che si trova a Savona, a 70 km da Diano Marina, a fronte di un attuale tempo indeterminato con una retribuzione maggiore.

Non è appunto una soluzione ed è da considerarsi assolutamente inaccettabile. Come Cisl Fp vogliamo sottolineare che si può ancora risolvere questa situazione, se ovviamente sussiste la volontà principalmente della nuova proprietà e della Fondazione, e se le istituzioni intervengono pesantemente su questa vicenda”.

Conclude Nico Zanchi della Cisl Fp: “Per la Cisl Fp garantire percorsi di riqualificazione a chi ad oggi potrebbe lavorare con altra mansione, e reintegrare personale amministrativo e tecnico nei settori di loro competenza laddove si registra un reale fabbisogno è un passo, che si può fare e che è sostenibile. Ovviamente mettendo in conto percorsi di reintegro in tempi che le parti potranno discutere sul tavolo che si aprirà il prossimo 7 luglio. Se si vuole fare questo ci vuole ancora tempo e volontà. Senza di questo purtroppo parleremo di altro”.

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