Sabato 8 luglio vedrà la luce un nuovo tratto della pista ciclabile, a Imperia, tra Borgo San Moro e la Galeazza. Un’opera fondamentale, fiore all’occhiello per la città, la cui apertura, però, arriva al termine di un iter travagliato, in cui si sono susseguiti annunci di imminenti aperture. L’inaugurazione era prevista infatti per il 30 di aprile, poi per metà maggio. Alla fine si è dovuto attendere fino all’8 luglio. Il tutto considerando che dopo la consegna del cantiere all’impresa Manelli (9 dicembre 2021, un anno e mezzo dopo il taglio del nastro, nel giugno 2020, alla presenza del Ministro De Micheli) l’intera pista ciclabile, secondo le previsioni, sarebbe dovuta essere pronta entro il 30 settembre 2022. In realtà non sarà terminata, con tutta probabilità, prima del 2024.
La colpa dei ritardi è da ricondurre alla concomitanza con la posa del nuovo acquedotto e al braccio di ferro tra Comune e Rivieracqua sulle competenze dei lavori (vedi cronistoria sotto). Da quanto trapela, però, la questione idrica non sarebbe l’unica causa dei continui rinvii.
Imperia: pista ciclabile, quanto costerà a lavori ultimati?
Per comprendere meglio i ritardi del cantiere più importante della città, occorre ricostruire gli ultimi anni. Se i rallentamenti, nel primo anno, sono effettivamente riconducibili al nuovo acquedotto, da fine 2021 troverebbero origine, in particolar modo nel tratto Borgo San Moro-Galeazza, ovvero quello che verrà inaugurato sabato, nelle continue richieste di modifiche da parte del Comune di Imperia. Lavori non previsti nel progetto esecutivo, e dunque, conteggiati come “extra” dall’azienda, che hanno provocato un aumento dei costi (nell’ordine di alcune centinaia di migliaia di euro) e un ritardo nella consegna dell’opera. Una situazione che ricorda, in parte, quella del Teatro Cavour.
Tra i lavori “extra“, nuova segnaletica, demolizioni, variazioni all’arredo urbano, recinzioni provvisorie. Una gestione del cantiere, da parte del Comune, che ha creato non pochi malumori anche in seno all’azienda. Il rischio è che, tra il costo dei lavori “extra” e le “riserve“, quantificate in 10 milioni di euro a marzo 2023 e in continuo aumento, la ciclabile possa costare molto di più rispetto a quanto previsto e finanziato dal Governo con il Bando Periferie (18 milioni di euro).
Anche perché il “tassametro” della Manelli viaggia speditamente. L’impresa, da contratto, ha in capo la consegna di 9 km di ciclabile. Al momento, nella disponibilità dell’azienda ce ne sono solo 6. L’area dal McDonald al Prino è interessata infatti dal collaudo (previsto a stretto di giro di posta nel tratto tra via Trento e l’ex stazione di Porto) e dalla posa del nuovo acquedotto (i lavori devono ancora iniziare, nel tratto tra ex stazione di Porto e Borgo Prino). Solo quando i lavori dell’acquedotto, in capo a Rivieracqua, saranno terminati, la Manelli potrà iniziare tornare ad occuparsi della ciclabile.
Uno stop che farà lievitare ulteriormente le riserve che, va detto, sono piuttosto comuni in tutti gli appalti e si concludono, solitamente, con accordi bonari a cifre decisamente più abbordabili rispetto alle iniziali richieste. Nel caso in esame, però, il conto finale rischia di essere molto salato per il Comune di Imperia, vicino ai 15 milioni di euro. Nell’ipotesi di un accordo intorno al 20% (percentuale realistica), il Comune si troverebbe costretto a un esborso intorno ai 3 milioni di euro, a cui andrebbero aggiunti i lavori “extra”. Quanto sarà il conto finale? E chi pagherà?
Ai costi della ciclabile vanno ad aggiungersi quelli per il bus senza conducente, che costeggerà la ciclabile da Oneglia a Porto Maurizio, finanziati con i fondi del PNRR per oltre 4 milioni di euro. A riguardo resta da capire, visto che i lavori non sono ancora stati appaltati, in che modo incideranno sulla ciclabile, nel frattempo già aperta al pubblico.
Ecco la cronistoria della ciclabile, dal 21 settembre 2018 a oggi
21 settembre 2018
Presso l’Auditorium del Museo Navale viene presentato il progetto esecutivo della pista ciclabile.
27 febbraio 2020
Presso l’aula consiliare del Comune di Imperia, il Sindaco Claudio Scajola presenta, insieme ai tecnici di Amat e Ireti, partecipata di Iren, il primo lotto del progetto di realizzazione del nuovo acquedotto Roja Bis lungo l’ex sedime ferroviario. Il tratto interessato è quello tra Lungomare Vespucci e la Rabina.
22 giugno 2020
Alla vecchia stazione di Porto Maurizio, alla presenza dell’allora Ministro alle Infrastrutture Paola De Micheli, si svolge la cerimonia di inaugurazione dei lavori per la realizzazione della pista ciclabile. La consegna del cantiere all’impresa Manelli viene però posticipata per permettere la posa dell’acquedotto.
Febbraio-Settembre 2020
Novembre 2020
15 aprile 2021
Il Sindaco Scajola annuncia il via, nel tratto Lungomare Vespucci-Rabina, ai “lavori di allaccio dell’acquedotto Roja Bis alla nuova condotta che abbiamo posato sotto il sedime dell’ex ferrovia. Al momento il nuovo acquedotto va da Lungomare Vespucci alla Rabina. Dobbiamo correre per realizzare gli altri due tratti, verso Borgo Prino e verso Diano Marina”.
Nel frattempo il cantiere della ciclabile non viene consegnato ancora all’impresa Manelli.
2 dicembre 2021
La posa del nuovo acquedotto, da parte del Comune, si esaurisce al tratto Lungomare Vespucci-Rabina (oggetto anche di un’inchiesta della Procura della Repubblica). A dicembre 2021 Scajola annuncia la consegna del cantiere della ciclabile e la rinuncia agli ulteriori lavori di posa dell’acquedotto da parte del Comune di Imperia.
Scajola: “Da anni mi batto per sfruttare l’occasione storica dei lavori della pista ciclopedonale per inserire sotto l’ex ferrovia anche il nuovo acquedotto. Grazie alla collaborazione con la Regione Liguria, siamo riusciti a realizzare un primo intervento tra Lungomare Vespucci e la Rabina. Ho dato poi la massima disponibilità del Comune di Imperia per procedere allo stesso modo fino a Borgo Prino, facendoci anche carico, come anticipazione, di una parte consistente delle risorse necessarie.
Tuttavia, le nuove, ulteriori e inattese richieste che ci sono arrivate nelle ultime settimane non ci permetterebbero di rispettare le scadenze previste dal finanziamento per la realizzazione della pista ciclabile. Il tempo che avevamo dato per trovare una soluzione è scaduto e la Città di Imperia non ha più nemmeno un giorno da perdere.
Per evitare di danneggiare la Città di Imperia con altri ritardi, procederemo la prossima settimana alla consegna dell’intero cantiere della pista ciclopedonale all’impresa. Con questo atto scatterà il conto alla rovescia dei 9 mesi per la conclusione dell’opera”.
7 dicembre 2021
Giacomo Chiappori, membro del cda di Rivieracqua, annuncia, rispondendo al Sindaco di Imperia Claudio Scajola, che la posa dell’acquedotto, nel tratto tra Lungomare Vespucci e Borgo Prino spetta a Rivieracqua.
Chiappori: “Il Comune di Imperia non può posizionare il tubo sotto la pista ciclabile nel tratto Borgo Prino-Lungomare Vespucci, non è di sua competenza. Se ne deve occupare Rivieracqua, gestore unico del servizio idrico. Queste manie di protagonismo non fanno il bene della collettività”
9 dicembre 2021
Claudio Scajola annuncia la consegna del cantiere della pista ciclabile all’Impresa Manelli e indica nel 30 settembre 2022 la data di conclusione dei lavori.
“Entro il 30 settembre dell’anno prossimo sarà ultimata tutta la pista ciclabile, che è molto più lunga di quella prevista inizialmente. Da San Lorenzo arriverà sino oltre la Galeazza , sino al Galeazzone. Pensavamo di fare prima, ci siamo persi nel tubo. Questo tubo del Roja che avremmo voluto inserire sotto la ciclabile, in modo che poi nel tempo fosse messo in funzione con degli allacci da Rivieracqua, invece sono state lungaggini che ci hanno fatto perdere del tempo.
2 luglio 2022
Alla presenza del campione di ciclismo Gianni Bugno viene inaugurato il tratto della pista ciclabile tra Borgo Prino e San Lorenzo al Mare. Nell’occasione il Sindaco di Imperia Claudio Scajola dichiara che per Pasqua del 2023 sarà possibile “andare dalla Galeazza a Ospedaletti”.
9 gennaio 2023
Con una nota stampa il Sindaco Claudio Scajola annuncia, per il 30 aprile, l’apertura della ciclabile nel tratto tra il McDonald e il Galeazzone.
Scajola: “Ad oggi, salvo imprevisti, prevediamo che il 30 di aprile la ciclabile tra il McDonald e il Galeazzone sarà aperto. Il resto della tratta tra il Prino e il McDonald, dove stiamo risolvendo una questione e c’è anche una causa in corso, sarà finito il 30 di settembre. Puntiamo alla posa del tubo del Roja e della fognatura”.
12 maggio 2o23
La ciclabile non apre il 30 aprile come annunciato dal Sindaco Claudio Scajola che, durante il comizio di chiusura della campagna elettorale dichiara che i lavori di realizzazione della ciclabile, tra Oneglia e la Rabina, sono terminati. L’ex Ministro spiega di non aver inaugurato per non alimentare le polemiche politiche e che sulla “ciclabile ci andremo martedì” (16 maggio 2023).
Scajola: “Per quanto riguarda la pista ciclabile, abbiamo aperto la tratta tra San Lorenzo e il Prino. Abbiamo ultimato, proprio oggi, la tratta tra l’ex stazione di Oneglia e la Rabina. Mi sono chiesto, apriamo domattina o aspettiamo qualche giorno? Ho deciso di aspettare qualche giorno. Perché qui ogni cosa che si fa, sembra sempre che il bene della città venga dopo. Ci andremo martedì sulla nuova ciclabile”.
4 luglio 2023
La ciclabile, nel tratto Borgo San Moro–Galeazza non è finita e non apre il 16 maggio 2023, come fatto intendere dal Sindaco Claudio Scajola al comizio di chiusura della campagna elettorale. Sulla ciclabile cala il silenzio per oltre un mese e mezzo, sino al 4 luglio, quando il Comune di Imperia annuncia l’apertura per sabato 8 luglio. Dal taglio del nastro alla presenza del Ministro sono passati oltre 3 anni.