È stata confermata dalla Prima Sezione della Corte d’Appello di Genova la sentenza di condanna nell’ambito del processo che vedeva sul banco degli imputati M.M., 50enne, (difeso dall’avvocato Eugenio Aluffi, del foro di Imperia), accusato di aver ucciso a colpi di spranga Rufus (reato di animalicidio), il cane della famiglia Privitera (tutelata dall’avvocato Mauro Gradi, del foro di Genova), nel dicembre del 2016.
Costituita parte civile anche la Lega Nazionale di Difesa del Cane, rappresentata dall’avvocato Mauro Gradi.
Imperia: uccise a sprangate Rufus, il cane dei vicini. Condannato in Appello
La condanna è stata ridotta da tre mesi a due mesi di reclusione rispetto alla sentenza di primo grado in Tribunale a Imperia, in quanto la Corte ha concesso all’imputato le attenuanti generiche in considerazione della sua incensuratezza.
“Il fatto importante, al di là della pena – dichiara l’avvocato Mauro Gradi del Foro di Genova a ImperiaPost – è la condanna per uccisione volontaria senza necessità, il cosiddetto animalicidio, delitto previsto dall’art. 544bis del Codice Penale”.
“Giustizia è stata fatta – commenta Giuseppe Privitera a ImperiaPost – nonostante le attenuanti abbiano ridotto la pena l’importante è che sia stato nuovamente certificato che si è trattato di un animalicidio. Il nostro cane aveva la scatola cranica sfondata e nulla giustificava una simile violenza. Non c’era alcuna necessità. Nessuno ci riporterà indietro Rufus, ma almeno gli è stata resa giustizia”.