“Ultimamente è facile lamentarsi. Siamo in un Paese bruttino, di gente che urla delle robe e purtroppo ha pubblico” – Queste le parole dell’imprenditore Natale Farinetti, conosciuto come Oscar, protagonista ieri sera a Diano Marina con la rassegna letteraria “Un Mare di Pagine”.
“È nata prima la gallina…forse?”: Oscar Farinetti protagonista a Diano Marina
Grande partecipazione di pubblico ieri sera, lunedì 10 luglio, a Villa Scarsella per l’incontro con il fondatore della catena “Eataly” ed ex proprietario di Unieuro. Farinetti è anche uno scrittore italiano e proprio per questo motivo è stato ospitato a Diano Marina, all’interno della rassegna letteraria “Un Mare di Pagine”. L’imprenditore di Alba ha presentato il suo ultimo scritto: “È nata prima la gallina…forse?”.
“Ultimamente è facile lamentarsi – Racconta Oscar Farinetti ai microfoni di ImperiaPost – abbiamo delle cinture nere di lamentela. Nessuno ti dice le soluzioni.
Questo libro va a studiare nella storia cosa è successo. Sono 52 racconti di fasi storiche dell’Italia e non solo. Da capire che i problemi si ripetono, le faccende si ripetono e guardare come hanno reagito le generazioni prima di noi ci può aiutare.
Sono andato a prendere il dilemma dei dilemmi: è nato prima l’uovo o la gallina? E ho scelto. Ho scelto la gallina. Ma siccome non sono sicuro, forse? Se sbaglio fa niente, torno indietro e prendo l’altra strada”.
Si parla della crisi di Eataly , le ha detto “Tutte balle. Ci stiamo espandendo”
“Sono balle da querela di ‘giornalucoli’ del cavolo. Siccome non gli facciamo pubblicità. La verità è il contrario, Eataly ha guadagnato 2,5 milioni. Una roba gravissima, stupidaggini, neanche da commentare. Ormai non la governo più dal 2015, ma detengo l’11% e sta andando molto bene.
Adesso ho fondato un nuovo centro commerciale che si chiama Green Pea. Facciamo bottiglie di vino tutte biologiche in moltissime regioni italiane. Il tema è guardare alle soluzioni, smetterla di criticare gli altri e aiutare.
Siamo in un paese bruttino, di gente che urla delle robe e purtroppo ha pubblico”.
Il clima ci sta davvero mettendo in pericolo?
“È così, lo vediamo. Non c’è nemmeno più da farsi la domanda. In qualsiasi momento può succedere. Qui può venire un’onda alta 15 metri e distruggere tutto. Siamo dei pazzi, stiamo andando a sbattere contro un muro e non ce ne rendiamo conto. Ce lo dicono tutti e noi non ascoltiamo.
In particolare noi italiani siamo un po’ così. Ci sono delle cose nuove e siamo contrari. Siamo il Pese che compra meno macchine elettriche.
Un momentaccio per l’Italia. Fortunatamente c’è tutta una classe imprenditoriale straordinaria. Quelli che hanno capito il mondo hanno successo, quelli che restano provinciali, con questo finto patriottismo stanno li a lamentarsi”.