“Abbiamo deciso di non firmare la richiesta di consiglio comunale monotematico perché c’è un’indagine della Magistratura in corso”. Così a ImperiaPost Enrico Lauretti, capogruppo di Società Aperta, motiva la decisione di non aderire all’iniziativa di una parte dell’opposizione di chiedere al Sindaco Claudio Scajola di riferire davanti al consiglio in merito al caso Maiolino, costatogli un avviso di garanzia per minaccia a pubblicoufficiale, segnatamente il Comandante della Polizia Locale Aldo Bergaminelli.
Imperia: caso Scajola-Bergaminelli, Società Aperta non aderisce all’iniziativa dell’opposizione. Il capogruppo Lauretti spiega perché
La richiesta è stata depositata con le firme di sette consiglieri comunali di opposizione, Ivan Bracco, Loredana Modaffari e Daniela Bozzano (Imperia Rinasce), Luciano Zarbano (Imperia Senza Padroni), Lucio Sardi (Alleanza Verdi e Sinistra) e Edoardo Verda e Deborah Bellotti (Partito Democratico).
Oltra Enrico Lauretti e al collega di gruppo, Alessandro Savioli, non hanno aderito Laura Amoretti (Partito Democratico) e Silvia Mameli (Imperia Senza Padroni).
“Riteniamo che non sia un bene affrontare dal punto di vista politico vicende che hanno questa rilevanza giuridica – commenta Lauretti –Ogni vicenda va affrontata nella propria sede. Politica e giustizia sono due cosediverse. Crediamo che le vicende che hanno un rilevanza penale non siano da discutere anche per rispetto nei confronti della Magistratura. Non è questione di opportunità, ma di rispetto verso un procedimento penale che richiede cautela e attenzione. Noi diremo la nostra nell’eventuale consiglio, ma nel rispetto dei ruoli”.
