“Nei prossimi giorni sarà richiesta la convocazione della Conferenza dei Servizi per l’approvazione di un’ulteriore opera strategica che prevede la costruzione, sempre ad Andora, di un importante serbatoio di accumulo con interconnessione alla rete esistente – Queste le parole della Rivieracqua, società che gestisce il servizio idrico nella provincia di Imperia e nell’andorese, in merito alla grave situazione idrica che affligge il comune di Andora.
Crisi idrica ad Andora: Rivieracqua fa chiarezza
“Nonostante in molte Regioni di Italia si siano verificati di recente episodi estremi di piovosità, nel ponente Ligure e nella vicina Costa Azzurra si continua ad assistere ad una situazione siccitosa che perdura ormai da un paio di anni. Il provvedimento del Ministero, con il quale si decreta lo stato di emergenza idrica nel territorio ligure, prosegue quindi ad essere di attualità soprattutto in alcune aree particolarmente critiche sia dal punto di vista della quantità che della qualità dell’acqua disponibile.
Il caso della Val Merula (Comuni di Andora, Testico e Stellanello) risulta essere emblematico di questa situazione che, del resto, è diventata cronica in quanto, nel recente passato, allo sviluppo urbanistico non è seguita un’altrettanta adeguata realizzazione di infrastrutture idriche.
Attualmente l‘approvvigionamento idrico può avvenire esclusivamente da due risorse: la prima, mediante captazione dai pozzi ubicati nell’acquifero del torrente Merula che risentono, durante i mesi estivi di massimo consumo e minor piovosità, del rientro del cuneo salino e dell’abbassamento della falda; la seconda, dall’acquedotto del Roja mediante sollevamento da Cervo che, con le condotte attualmente disponibili, non consente di addurre i necessari volumi di acqua necessari a colmare la richiesta dell’utenza.
Questa, in breve sintesi, la situazione del territorio che esiste da diversi decenni e che Rivieracqua ha ereditato da soli sette anni fa con il subentro del servizio alla gestione in economia del Comune e da cui si è partiti per programmare e progettare tutta una serie di investimenti che potranno, nel breve periodo, risolvere in modo definitivo tale problematica contestualmente a quella relativa alla depurazione delle acque reflue, per le quali è in corso una procedura di infrazione europea.
Ci si riferisce in particolare al progetto PNRR denominato “Masterplan sistema Roja” in via di esecuzione, che prevede l’estensione e potenziamento dell’acquedotto del Roja sino ad Andora.
In tale contesto, nei prossimi giorni sarà richiesta la convocazione della Conferenza dei Servizi per l’approvazione di un’ulteriore opera strategica che prevede la costruzione, sempre ad Andora, di un importante serbatoio di accumulo con interconnessione alla rete esistente. Si tiene a precisare che in tale contesto il Comune di Andora ha messo a disposizione i quattro milioni di euro, accantonati in epoche passate con la tariffa di depurazione incassata dallo stesso Comune e, peraltro, ad oggi neppure erogati completamente ma soltanto nella misura del 25%, per la contestuale posa della linea fognaria utile per il collettamento al depuratore di Imperia.
Il completamento della condotta Roja bis, in via di realizzazione, permetterà sicuramente un netto miglioramento della situazione. A proposito si sottolinea che i lavori, pur nella loro complessità, stanno procedendo regolarmente nel rispetto del cronoprogramma e, addirittura, alcune tratte risultano già in esercizio (per esempio Imperia- Diano Marina, Serbatoi Morene a Cervo).
Al riguardo iniziative coordinate in corso di approfondimento e studio da parte degli uffici tecnici della Società consentiranno di conseguire risultati molto più positivi rispetto ad interventi estemporanei, onerosi e con rilevante impatto ambientale.
L’obiettivo resta quello di portare a compimento la realizzazione del raddoppio dell’acquedotto del Roja nel più breve tempo possibile al fine di garantire definitivamente una qualità del servizio adeguata e costante”.