La rastrelliera di Viale Matteotti, di fronte a Villa Faravelli, a Imperia, che causò la caduta di un gruppo di ciclisti alla scorsa edizione della Milano-Sanremo, era abusiva. L’installazione, infatti, non fu mai autorizzata e fu installata nonostante il parere contrario della Polizia Locale.
Imperia: la Milano-Sanremo e la rastrelliera abusiva
Fu l’arredo urbano a chiedere e ottenere la posa, in città, di svariate rastrelliere che, a loro volta, sarebbero dovute essere autorizzate da un’apposita ordinanza della Polizia Locale. Secondo quanto ricostruito dal nostro giornale il Comando di Polizia Locale inviò una nota al settore Arredo Urbano comunicando che l’ordinanza avrebbe autorizzato tutte le rastrelliere, tranne una, quella di fronte a Villa Faravelli. Il motivo? Le biciclette, una volta parcheggiate, avrebbero invaso parte del sedime stradale.
Una nota, quella del Comando di Polizia Locale, rimasta inascoltata. Il Comune, infatti, non ha mai provveduto a rimuovere la rastrelliera abusiva, neanche in occasione della “Classicissima” Milano-Sanremo. Il giorno stesso della gara vi un sopralluogo atto a rendere il percorso sicuro. Vennero fatti rimuovere tutti i veicoli ritenuti pericolosi, così come qualunque possibile ostacolo. La rastrelliera, invece, rimase al suo posto. Perché?
Il 18 marzo, al passaggio della Milano-Sanremo un gruppo di ciclisti, quattro in totale, è rovinato a terra dopo l’impatto con la rastrelliera. Sam Bennett se l’è cavata con graffi e contusioni mentre Cesare Benedetti si è rotto una clavicola.
Al di là delle eventuali responsabilità, resta da capire come sia possibile, in una città capoluogo di provincia, l’installazione, abusiva, senza alcuna autorizzazione, di una rastrelliera, per di più con il parere contrario del Comando di Polizia Locale.
Per la cronaca, la rastrelliera è stata rimossa qualche giorno fa. Cos’è cambiato?