Mauro Pelaschier, personaggio-icona della vela italiana dagli anni Ottanta, è stato il grande protagonista ieri, sabato 15 luglio, del nuovo appuntamento della rassegna “Porto sotto le Stelle – Storie di artisti e naviganti”, organizzata dall’A.M.A. e dal Comune di Andora e in programma sulla banchina centrale del porto di Andora.
Pelaschier è stato il timoniere di Azzurra, che ha portato per la prima volta l’Italia in Coppa America.
Andora: Mauro Pelaschier ospite a “Porto sotto le Stelle” per parlare di vela e dell’impresa di Azzurra
Mauro Pelaschier
“Quella di Azzurra fu una vera impresa, la prima tutta italiana, perché allora le regole della Coppa America imponevano che tutto fosse italiano, dal progetto, alla costruzione, alla componentistica, all’equipaggio. Abbiamo rappresentato un pò tutta la nazione, anche la tecnologia che avevamo a disposizone in quel momento. Poi eravamo accompagni da aziende italiane di altissimo livello. Fu qualcosa di speciale e andò bene anche dal punto di vista sportivo. Ora c’è Luna Rossa che ci rappresenta. Fabrizio Bertelli ha una passione sfrenata e farà di tutto per essere competitivo e cercare di portare via questa coppa finalmente. Sarà certamente una bellissima manifestazione a Barcellona. Ci divertiremo sicuramente a guardare queste nuove tecnologie, perché li volano rispetto a noi che andavamo per mare”.
Sindaco di Andora Mauro Demichelis
“Mauro Pelaschier è un grande simbolo della vela italiana, uno sportivo che a 65 anni va ancora in vela e ci dà la possibilità di dire che questo porto tutela la vela, fa crescere i ragazzi e lavora a tutela dell’ambiente e nel rispetto del nostro mare, del nostro porto, e di tutte le attività che ruotano intorno al porto di Andora”.
Presidente Ama Fabrizio De Nicola
“Siamo contenti perché stasera abbiamo un mito, una leggenda, un monumento della vela non solo nazionale,internazionale, di fama mondiale. Siamo orgogliosi di avere Paraschier dopo Tita, Banti, Pedota, i fratelli Sibello. Un uomo che è il simbolo spartiacque di quello che è stato per l’Italia l’interesse per questa disciplina sportiva. Azzurra, nell’83, fu la prima imbarcazione italiana a competere nell’America’s Cup. Da lì è stato tutto un crescendo per l’intero movimento. Noi siamo molto contenti perché questa rassegna è nata proprio con lo spirito di incentivare e stimolare tutto quello che può essere il rapporto tra l’uomo e il mare e quindi queste storie fanno bene al cuore e all’anima e alla valorizzazione di questo splendido contesto che è il nostro approdo”.
