Il sindaco di Vasia Mauro Casale chiede l’intervento dei Vigili del fuoco per rifornire di acqua una frazione del paese, ma la Prefettura gli comunica che deve rivolgersi a una ditta privata. La vicenda emerge dallo scambio di lettere fra Comune e Prefettura.
Per la Prefettura i Vigili del fuoco non possono essere distolti dai primari compiti d’istituto
Il sindaco Casale ha scritto alla Prefettura il 17 luglio segnalando una “emergenza idrica in località Olmo per una mancanza d’acqua dell’acquedotto protrattasi già per 96 ore” e chiedendo la “fornitura in via eccezionale tramite autobotti dei Vigili del fuoco”.
Il Prefetto Valerio Massimo Romeo ha immediatamente risposto lo stesso 17 luglio, sottolineando che la Prefettura “ha già corrisposto in via eccezionale ad una precedente richiesta di autobotte per situazione di carenza idrica nel comune di Vasia” ed ha ricordato come i comuni siano stati “sensibilizzati da tempo a sopperire a situazioni di carenza idrica”, anche da parte della Regione Liguria che ha “sensibilizzato i comuni non aderenti al servizio idrico integrato gestito da Rivieracqua a procedere secondo le autonome valutazioni, ad assumere le iniziative necessarie”.
Il Prefetto Romeo ha quindi concluso invitando il sindaco di Vasia a “volersi attivare per il necessario approvvigionamento idrico tramite ricorso a gestori privati , tenuto conto che, anche per l’attuale eccessiva calura estiva, il servizio di soccorso pubblico dei Vigili del fuoco non può essere distolto dai primari compiti d’istituto“.