21 Novembre 2024 21:46

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21 Novembre 2024 21:46

Imperia: tassa di soggiorno, consiglio approva le nuove modifiche. Bocciato emendamento della minoranza

Il consiglio comunale, con il voto contrario della minoranza (astenuto Luciano Zarbano), ha approvato le nuove modifiche alla tassa di soggiorno. La pratica è tornata in consiglio comunale dopo che le polemiche sollevate dalla minoranza e dalle associazioni di categoria. L’opposizione ha presentato un emendamento per chiedere ulteriori variazioni al regolamento, respinto dalla maggioranza.

Imperia: tassa di soggiorno, nuove modifiche approvate dal consiglio comunale

Gianmarco Oneglio

“L’Amministrazione ha optato per una rivalutazione del testo del regolamento dell’imposta di soggiorno. Le modifiche che andiamo a proporre, in accordo con associazioni di categoria, sono le seguenti: riduzione del numero massimo di notti soggette a imposta passa da 15 a 10, esenzione dell’imposta per giornalisti e autisti di bus turistici per scopi lavorativi e spostamento dell’età soggetta a esenzione per i minori, da 12 a 14 anni.

Il regolamento, tengo a ricordare, entrerà in vigore solo a novembre. Queste sono misure che riteniamo siano un buon compromesso tra le esigenze dell’ente e quelle della associazioni di categoria. Riteniamo necessari i controlli per garantire la qualità dei servizi. I virtuosi vanno tutelati rispetto a chi abusivamente svolge l’attività senza autorizzazioni. Non ci sono modifiche alle tariffe dell’imposta di soggiorno. Variano solo i giorni e le esenzioni. Questo va detto”.

Lucio Sardi

“Quando è stata approvata la prima versione del nuovo regolamento erano stati posti dubbi sul fatto che i rappresentanti delle associazioni fossero d’accordo. Allora ci venne detto che erano d’accordo, dagli organi di stampa è emerso il contrario. Si sono levate, anzi, molte proteste. Devo dire che nelle variazioni non si sono colti tutti gli elementi problematici. Facciamo dunque una serie di proposte di variazioni. L’intero gettito dell’imposta di soggiorno sia destinata all’attività di promozione del turismo e non ad altro. Si riduca a 5 giorni l’applicazione dell’imposta. Si innalzi sino a 17 anni l’età dell’esenzione. Si elimini l’obbligo per i gestori di comunicare il periodo di chiusura. Non vogliamo, infine, che si finanzino con il gettito dell’imposta gli agenti accertatori. Il Comune si attrezzi con altri strumenti. L’imposta di soggiorno venga utilizzata solo per la promozione del turismo”.

Enrico Lauretti

“Apprezziamo che l’amministrazione si sia ravveduta, però non siamo d’accordo sul fatto che si crei un ulteriore aggravio economico in questa fase. E’ proprio necessario? Faccio un appello alla maggioranza. Discostatevi dal vostro assessore e votate contro. Non succede nulla. Noi vogliamo proporre una politica diversa”.

Antonello Ranise

“Va bene società aperta, consigliere Lauretti, ma il consiglio comunale non deve essere un casino. Faccio i complimenti all’assessore Oneglio che ha recepito in maniera puntutale e umile i rilievi che gli sono stati fatti. Ha riunito le associazioni di categoria e ha recepito le istanze che gli sono state riportate. Questo è importante, dimostra che l’amministrazione è aperta. Il Comune non sta alzando la pressione fiscale, anzi ad esempio sulla Tari c’è una riduzione. Imperia sta facendo passi da gigante sotto il profilo del turismo”.

Antonello Motosso

“Sono abbastanza sorpreso. La minoranza contestò la tassa di soggiorno anche quando la istituimmo nel 2018. Ma la nostra città non è una città a vocazione industriale, ma turistica. Stiamo proponendo questo alla città con i lavori che stiamo facendo. Dobbiamo sostenere il turismo. Un bravo all’assessore Oneglio per come ha portato avanti questa pratica. Abbiamo fatto un grande lavoro, perché abbiamo limato alcuni punti”.

Ivan Bracco

“Ci fa piacere che questa volta l’amministrazione abbia concordato le scelte con le associazioni di categoria e che abbia accolto in parte le nostre richieste. Si sono ridotti a 10 i giorni di applicazione dell’imposta, secondo noi ancora troppi. Perché due euro al giorno per una famiglia di 4 persone viene fuori una cifra importante.

Quali sono le mansioni di questo organo di controllo? E’ stata fatta una valutazione dell’evasione annua della tassa di soggiorno? Se l’evasione è inferiore allo stipendio di queste nuove figure che senso avrebbe? Queste figure saranno pagate con i proventi della tassa di soggiorno, anche su questo punto non siamo d’accordo”.

Luciano Zarbano

“Non sono stati dissipati i dubbi. Perché un turista deve venire a Imperia? Arrivare a Imperia, oggi, è un’impresa. Farlo pagare anche una tassa di soggiorno molto più gravosa rispetto a molte altre località non mi sembra una scelta corretta. Ho molti dubbi sulla figura degli agenti accertatori”. 

Matteo Fiorentino

“Questa pratica è il segno della capacità di questa amministrazione di ascoltare le associazioni di categoria. Credevo che questa ultima versione avrebbe messo d’accordo tutti. E’ un regolamento chiaro e l’attività di accertamento avrà benefici plurimi”.

Laura Amoretti

“Io credo fermamente nell’importanza della tassa di soggiorno. Mi restano perplessità sul numero dei giorni, 10 mi sembrano troppi, e sul fatto che non vi sia una diversificazione della tassa nei periodi di bassa stagione, aspetto che potrebbe essere utile soprattutto nell’ottica di una destagionalizzazione”.

Giovanni Montanaro

“1 milione e 446 mila euro. Questa è la cifra che ha portato la tassa di soggiorno nelle casse del Comune. E credo che basti per istituire la figura di un agente accertatore che, per altro, va a tutela dei turisti e degli imprenditori del settore che lavorano in maniera seria. Le modifiche sono migliorative e sono state valutate con attenzione. Perché venire a Imperia? Perché è bella. Secondo me ne vale la pena. E’ giusto fare i controlli nei confronti di chi cerca di fare attività rispettando le regole”.

Deborah Bellotti

“Io ho una casa vacanza a Imperia. Ci sono differenze tra le varie cittadine della costa. I principali canali di prenotazione sono Booking e Airbnb, entrambi mostrano la tassa di soggiorno. La differenza tra Imperia e le altre località turistiche, per quanto riguarda una famiglia, sono esorbitanti”.

Davide La Monica

“Una coppia che viene a Imperia e spende, facciamo un esempio, 1.200 euro, che è un prezzo onesto per 10 giorni, pagherebbe 40 euro di tassa di soggiorno. Pensate che possa essere un problema spenderne 1.240? Mi sembrano polemiche sterili. Per i turisti è una cifra minima, per noi un importante investimento nel turismo. Trovo poi corretto istituire la figura dell’accertatore. Oggi fanno i controlli gli agenti della Polizia Locale, svolgendo compiti che non sono i loro, con modalità che non trovo corrette. Si fanno accertamenti andando su internet, non è un modo corretto. Meglio andare a formare una persona per questo tipo, specifico, di mansione”.

Andrea Landolfi

L’obiettivo di alcuni colleghi oggi sembra che sia quello di screditare Imperia. Non capisco perchè. Imperia è una città bellissima. Vediamo che riscontro ha avuto, ha e avrà sui cittadini e sul turismo la pista ciclabile. Meno del 3% dei turisti, secondo le statistiche, sceglie la propria meta in base al costo della tassa di soggiorno. E’ dunque un falso problema. 

La figura dell’accertatore è una figura dovuta. E’ una questione di equità verso chi rispetta le norme”.

Claudio Scajola

“Noi abbiamo ereditato un bilancio deficitario sotto il controllo della Corte dei Conti. Tutte le nostre decisioni sono continuamente sotto osservazione di un giudice della Corte dei Conti di Genova. Quando abbiamo fatto piano di rientro abbiamo deciso non di sopravvivere, ma di rilanciare la città. Abbiamo pensato alla tassa di soggiorno, siamo stati tra i primi. Ora tutti hanno istituito la tassa di soggiorno. Perché i Comuni sono poveri. Il dato che emerge sulla vicenda della tassa di soggiorno è che sono aumentate le presenze turistiche. Il secondo dato è quanto incide l’imposta sul soggiorno di una famiglia? Incide in maniera minimale. Noi non aumentiamo la tassa di soggiorno, ma lavoriamo sui giorni, che è diverso”.

 

 

 

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