Opposizione sul piede di guerra in Consiglio comunale a Imperia per il mancato rispetto del regolamento del Consiglio in merito alla discussione sul procedimento penale a carico del sindaco Claudio Scajola per le minacce all’ex comandante della Polizia locale, proposto dai Gruppi di minoranza.
Alleanza Verdi Sinistra pronta a rivolgersi al Prefetto. “Discussione deve avvenire entro 20 giorni dalla richiesta”
A farsi avanti per denunciare la situazione è Lucio Sardi, Capogruppo Alleanza Verdi Sinistra.
Spiega Sardi: “Nella giornata di giovedì 20 luglio è stata convocata la Conferenza dei capigruppo del Consiglio Comunale di Imperia per fissare il calendario delle prossime riunioni del Consiglio.
Il Presidente Vassallo ha proposto un calendario di due sedute da tenersi in data 25 luglio e 7 agosto inserendo all’ultimo punto all’ordine del giorno della seduta del 7 agosto quello sulla “Discussione sui fatti emersi in seguito all’avvio del procedimento penale a carico del Sindaco Claudio Scajola per l’ipotesi di reato di minacce a pubblico ufficiale nei confronti dell’ex comandante della Polizia Municipale alla luce delle notizie di stampa e delle dichiarazioni pubbliche rilasciate in merito dallo stesso Sindaco – proposta di deliberazione” per cui a firma di sette consiglieri comunali dell’opposizione era stata richiesta la convocazione del Consiglio a norma di statuto.
Avendo verificato che l’inserimento di detto punto nell’ordine del giorno della seduta del 07/08 viola i termini previsti all’articolo 4 comma 6 del Regolamento del Consiglio Comunale, che prevede che “…il Presidente è tenuto a convocare il Consiglio in un termine non superiore a venti giorni…” dato che la richiesta di convocazione è stata depositata il 11/07 e pertanto il termine fissato da regolamento scade il 31/07, il 20/07 abbiamo richiesto al Presidente del Consiglio Comunale a nome dei capigruppo di Alleanza Verdi Sinistra – Imperia Rinasce – Partito Democratico – Imperia senza Padroni di provvedere ad inserire il punto all’ordine del giorno in una seduta di Consiglio fissata in una data che rispetti i termini previsti dal Regolamento e quindi non oltre la data del 31/07.
Precisiamo che nelle modalità di organizzazione e discussione delle pratiche portate in discussione nei prossimi Consigli comunali abbiamo rilevato una totale indisponibilità ad agevolare il lavoro di analisi delle pratiche da parte dei consiglieri comunali con un calendario delle Commissioni fittissimo, con preavvisi di convocazione minimi ed ingiustificati e fissati sino al giorno precedente il Consiglio, anche per pratiche di rilevante complessità.
Alla richiesta di prevedere una migliore distribuzione delle pratiche e quindi degli ordini del giorno delle due sedute del 25/07 e del 07/08 la maggioranza ha rifiutato ogni dialogo ed il Presidente Vassallo non ha inteso svolgere alcun ruolo di mediazione con l’Amministrazione.
A fronte di tale indisponibilità a venire incontro alle legittime esigenze, avanzate per consentire una più adeguata attività di valutazione delle pratiche da parte dei consiglieri comunali, abbiamo anche registrato una evidente violazione delle regole del Consiglio proprio per l’unico punto all’ordine del giorno richiesto dall’opposizione, che è stato relegato in coda di un Consiglio comunale “ferragostano” con l’evidente intento di sminuirne l’effetto politico o mediatico.
In assenza di alcun riscontro da parte del Presidente Vassallo, che abbiamo anche cercato di incontrare senza successo nella giornata di oggi, riteniamo di dover rendere pubblica tale vicenda, la nostra protesta per la modalità con cui vengono gestiti i lavori del Consiglio comunale e la nostra volontà di segnalare formalmente al Prefetto, ove non si ponga rimedio, la violazione del regolamento comunale per la mancata discussione nei termini del punto all’ordine del giorno proposto dalla minoranza con la raccolta firme dei consiglieri”.