Il Gruppo consigliare Imperia Rinasce, guidato da Ivan Bracco, esprime forti perplessità riguardo al nuovo tracciato imperiese dell’Aurelia Bis. La preoccupazione è che l’Amministrazione non voglia far sapere ai cittadini che il tracciato è quello originario, che prevede un forte impatto nelle zone di Costa d’Oneglia e Castelvecchio.
“Il sindaco Scajola evita abilmente di dirimere dubbi e interrogativi sul progetto”
Scrive in una nota Imperia Rinasce: “Si parla tanto di Aurelia Bis come di una panacea per tutti i mali della viabilità imperiese, ma di quest’infrastruttura si sa veramente poco e non è un caso. L’unica cosa certa, infatti, è che sarà impattante sul paesaggio, tutto il resto è rimasto avvolto nel mistero, nonostante le interrogazioni comunali e le richieste di chiarimenti e informazioni avanzate in proposito.
Sarà un caso – ma come si suol dire “a pensar male si fa peccato ma spesso ci si azzecca” – ma ogni volta che il sindaco Scajola avrebbe potuto parlare della questione, dirimere dubbi e interrogativi, ha evitato abilmente di farlo: come durante la campagna elettorale, quando mandò Pino Camiolo in sua vece all’incontro organizzato dal Comitato Nuova Aurelia Bis Valle di Oliveto – Imperia Est, o nel question time del PD, di giugno, in cui le risposte sono state molto evasive.
Questo atteggiamento fa temere che l’attuale amministrazione voglia mantenere cittadini e opposizione all’oscuro di quanto sta avvenendo, con il rischio che i cittadini si trovino di fronte a un’opera altamente impattante già in corso di realizzazione e senza avere la possibilità di esprimersi in proposito o, addirittura, di opporsi.
Dell’Aurelia Bis non si sa con certezza nulla: né il tracciato né i costi né gli indennizzi per i proprietari dei terreni, tanto meno l’impatto che l’opera avrà sul territorio. Quello che invece è certo è che esiste un documento che certifica l’inizio dei carotaggi e che degli scavi sono stati intrapresi a Costa d’Oneglia, nella curva dove è presente un rivenditore di acque minerali.
Questi primi carotaggi fanno temere che il tracciato scelto sia quello del 2010, dunque il più impattante e contro il quale la popolazione si è già espressa in diverse occasioni. Un percorso che non ha alcuna logica se non quella di devastare in modo irreparabile l’ambiente e la serenità dei cittadini, in una una località dove, tra l’altro, è prevista anche la realizzazione del tempio crematorio.
Imperia Rinasce sta mettendo in atto tutte quelle procedure amministrative e politiche che possono far comprendere cosa sta succedendo e che, a quanto pare, l’amministrazione ha tutto l’interesse a non rivelare“.