“Scajola racconta favole a cui la gente crede. E ha ragione lui, perché alla fine, raccontandole, ha vinto le elezioni a Imperia con il 62% dei voti”. Così Antonio De Bonis, ex assessore, ex segretario cittadino, membro del direttivo cittadino, provinciale e regionale del Partito Democratico, commenta la notizia relativa all’intervento, sui social, dell’ex dirigente del settore Lavori Pubblici del Comune di Imperia Alessandro Croce che, di fatto, smentisce il Sindaco Claudio Scajola sulla “paternità” della pista ciclabile.
Imperia: De Bonis, duro affondo contro Claudio Scajola
“Ho letto l’intervento sui social di Deborah Bellotti e poi quello, a sorpresa, dell’ex dirigente del Comune di Imperia Alessandro Croce che, probabilmente, a seguito delle varie interviste rilasciate da Scajola negli ultimi mesi sulla ciclabile si è sentito chiamato in causa.
Qui a Imperia, purtroppo, c’è un pensiero unico, quello di Scajola. Un metodo che funziona visto che ha vinto le elezioni con il 62% .
Un modus operandi, quello di Scajola, che è lo stesso da anni. Giusto per fare un esempio, nel ‘90, Gramondo Sindaco e Vassallo assessore all’urbanistica, l’amministrazione comunale rifece il piano regolatore, fermo da anni, e lo mandò in Regione. Appena arrivò, Scajola smontò quel piano e ci mise cinque anni per rifarlo. Fu poi l’amministrazione successiva, quella di Berio, a doversene occupare e si trovò alle prese con un ginepraio di prescrizioni della Regione. Anni persi per niente.
Ho letto addirittura che in uno degli ultimi consigli comunali Scajola è riuscito a prendersi il merito del porto turistico, quando fu lui a portare a Imperia Caltagirone, all’epoca già in crisi finanziaria. E’ stata l’amministrazione Capacci a rimettere ordine nella vicenda porto.
Un altro esempio. L’amministrazione Capacci stanziò 800 mila euro per la messa in sicurezza del Teatro Cavour. C’era già un progetto, se Scajola lo avesse messo in pratica oggi avremmo un teatro aperto. Invece ha preso in mano il progetto e lo ha stravolto, con costi arrivati a oltre tre milioni e mezzo di euro e ritardi siderali nei lavori. Fatto sta che sono passati cinque anni e ancora non abbiamo un teatro.
In ultimo la ciclabile. E’ stata smascherata l’ennesima bugia. La verità è che il progetto è stato pensato e elaborato dall’amministrazione Capacci e dai tecnici comunali dell’epoca. Le modifiche di Scajola sono state peggiorative e hanno rallentato i lavori. Ricordo agli imperiesi che Scajola, quando si parlò per la prima volta del riuso dell’ex sedime ferroviario, propose il trenino di cristallo. Scajola era contro la pista ciclabile che, al contrario, è la piu grande infrastruttura turistica dal dopoguerra ad oggi.
E cosa dire della variante alla ciclabile in prossimità della Galeazza? Far uscire i ciclisti dal tracciato della ferrovia per farli passare dalla strada a mare che da anni presenta rischi di sicurezza enormi. Tutto per far passare un bus elettrico nella galleria. Un progetto che non ha senso. Scajola impone sempre soluzioni peggiorative che ritardano i lavori.
Potrei andare avanti ancora. Il ponte di Piani? Un progetto che c’entra come i cavoli a merenda. Servivano lavori veloci di messa in sicurezza e non le solite opere faraoniche. Anche in questo caso, sono passati mesi e Piani è ancora senza il suo ponte.
Scajola però ha ragione, perché a raccontare favole la gente ci crede. Le persone pensano che il merito sia il suo sulla ciclabile, quando lui era addirittura contrario”.