“Ha provato a rubare il barattolo delle mance ma gli è andata male”. Esordisce così Monica Tondelli, titolare del Bar 11 a Oneglia, protagonista, suo malgrado, di una mattinata movimentata. Attorno alle 11.30, un uomo di circa 40 anni di origini tunisine, si è presentato al bar cercando prima di vendere qualcosa alla titolare e in un secondo momento ha preso il barattolo delle mance (spesso usate per dare da mangiare ai gatti della zona, ndr) dietro il plexiglass situato vicino alla cassa cercando di scappare.
Imperia: tentato furto al bar 11, 40enne fermato da clienti e titolare
L’uomo non ha fatto i conti con Francesca Riccobono, referente di Italexit di Imperia, che si trovava nel bar per prendere un caffè. Le due donne hanno affrontato l’uomo che le ha aggredite e minacciate ma non è bastato per farle desistere e con l’aiuto di un altro avventore e successivamente con due finanzieri in borghese sono riusciti a non farlo scappare e attendere la gazzella dei carabinieri che lo ha preso in custodia. Sul posto sono giunti anche i militi della Croce Bianca per refertare le due malcapitate.
“Meno male che ho una licenza intestata – commenta Monica Tondelli – perché mi è partito l’embolo mica poco. Un tizio che ha cominciato a dire ti do gli stracci, dammi i soldi e ha preso il barattolo delle mance e ficcarselo nel suo borsone, solo che me ne sono accorta. Ci ha sputato, minacciato e messo le mani addosso a me e alla mia mia amica e anche ad un altro mio amico. Siamo riusciti a bloccarlo e a chiamare le forze dell’ordine. Non sono esperienze piacevoli”.
“Mentre ero di fuori – racconta Francesca Riccobono – sono entrata e ho visto che c’era questo signore la stava aggredendo sia verbalmente che fisicamente. Aveva rubato un salvadanaio delle mance, dopodiché gli abbiamo detto di fermarsi lì e ha messo le mani addosso anche a me e ha sputato addosso sia a me che ad un altro signore che era lì. Lo abbiamo bloccato e chiamato i carabinieri. Mi ha minacciato con un gesto e poi non lo abbiamo fatto uscire dalla porta fino a che non sono arrivati i carabinieri che lo hanno preso. Spaventata? No, arrabbiata sì. Ho sentito gridare la mia amica e mi è venuto un attimo di nervoso, gli trattiamo bene, vengono qua gli diamo l’acqua, la focaccia ed essere aggrediti così… Poi fartelo così davanti, cioè un salvadanaio, noi gli usiamo per dare da mangiare ai gattini, a volte gliene porto anche io quindi non trovo sia giusto essere aggrediti, ci ha messo le mani addosso”.