Al termine dell’infuocato consiglio comunale tenutosi iera sera, convocato su richiesta della minoranza, dopo l’intervento del Prefetto, con oggetto l’inchiesta che vede indagato il primo cittadino con l’accusa di minacce all’ex Comandante della Polizia Locale Aldo Bergaminelli, l’assise ha bocciato la proposta di censura al Sindaco.
Nel dettaglio, 20 i voti contrari (tutta la maggioranza) e 7 i favorevoli (Edoardo Verda, Deborah Bellotti, Ivan Bracco, Loredana Modaffari, Daniela Bozzano, Lucio Sardi, Luciano Zarbano). Non hanno invece partecipato alla votazione come forma di dissenso verso la convocazione del consiglio comunale i consiglieri di minoranza (nuovamente spaccata) Laura Amoretti, Alessandro Savioli e Enrico Lauretti.
Imperia: caso Scajola-Bergaminelli, consiglio boccia censura al Sindaco
Lucio Sardi
“Presento una mozione d’ordine per richiamare il Presidente del Consiglio e il vice Presidente del Consiglio a una gestione più rispettosa del regolamento in quanto figure di garanzia”.
Andrea Landolfi
“Mi riallaccio a quello che ha detto il consigliere Sardi. I consiglieri di minoranza hanno mischiato le carte in tavola sovvertendo la realtà di quanto accaduto in conferenza capigruppo. Il costo di questo consiglio comunale è pari a circa 3 mila euro. La maggioranza chiede che venga stornato il gettone di presenza dei consiglieri perché riteniamo questa seduta non costruttiva”.
Simone Vassallo
“La conferenza capigruppo è stata fatta il giorno 20. In quella conferenza sono state portate le date del 25 luglio e del 7 agosto, con una bozza di argomento. Nel verbale che è stato fatto e mandato alla Prefettura si è evidenziato che sia maggioranza che minoranza, per quel che riguarda date e argomenti, si erano espresse con una nulla osta. Nessuno non voleva che questa argomento si trattasse. In quella data ci poteva essere un appello al regolamento, allo statuto, per dire che il consiglio doveva essere convocato nei primi 20 giorni. Voi avete preparato la richiesta scritta al Prefetto due giorni dopo la capigruppo. Avete detto che se sabato e domenica non mi fossi attivato avreste scritto al Prefetto. Lunedi avevate gia scritto al Prefetto. In capigruppo ci si era messi d’accordo per il 7 agosto. Voi avevate avanzato un’opposizone a una pratica che riguardava l’inversione di due punti all’ordine del giorno, porto turistico e piano del commercio. Se l’intenzione era quella di scrivere al Prefetto lo avete fatto. La maggioranza oggi è presente, il Sindaco è presente, ci siamo presi la responsabilità. Nessuno ha paura di discutere questo ordine del giorno”.
Ivan Bracco
“Tutto quello che abbiamo portato in commissione è sempre stato respinto con forza. Qualsiasi cosa diciamo viene respinta. Il giorno 20 abbiamo cercato di parlare con lei. Era dal Sindaco. Sapeva che avevamo chiesto di parlare con lei. Lei non è venuto. Sardi le ha mandato anche una pec e una mail. Lei si è negato, è scappato”.
Simone Vassallo
“Il messo, quando ero nell’ufficio del Sindaco, mi ha detto che c’erano due consiglieri, non specificatamente Bracco e Sardi. Quando sono uscito non ho trovato nessuno e sono andato a casa. La mail l’ho vista solo lunedì”.
Luca Volpe
“Sono stupito dalla mozione del consigliere Sardi. La minoranza ha fatto trasparire falsità su quello che è avvenuto in conferenza capigruppo. Noi siamo usciti dalla capigruppo senza che vi fosse alcuna contrarietà. Qualche grillo parlante poi vi ha dato informazioni diverse e avete fatto la sceneggiata con il Prefetto, inducendolo a sbagliare. Ci avete fatto passare da buguardi, non è vero. Siete voi che avete modificato il vostro parere. Secondo me siete voi che siete dei bugiardi”.
Lucio Sardi chiede il fatto personale
“Il Prefetto ha letto il verbale e ha visto che c’era un voto contrario della minoranza sull’organizzazione del consiglio. Io non ho sollevato il problema in conferenza capigruppo, è vero. Ma non c’è nessun agguato. Ho chiesto al Presidente di intervenire. Il Presidente è stato molto lento, gli ho inviato una pec giovedi e l’ha letta lunedì. Considerando che abbiamo anche parlato con la stampa, mi è sembrato fuori tempo massimo. Il Prefetto non si è sbagliato, ha fatto rispettare la legge. Rispettate la minoranza”.
Davide La Monica
“La vostra mozione risponde all’andazzo di una parte dell’opposizione da tre mesi a questa parte. Oggi discutiamo di una pratica che nulla ha a che vedere con gli interessi dei cittadini. Ci viene chiesto di esprimere un giudizio morale sul nostro Sindaco in merito a fatti che neanche conosciamo pienamente, visto che sono oggetto di un’inchiesta della Magistratura. La scelta di convocare il consiglio per il 7 agosto era stata solo frutto di una scelta di economicità, nell’interesse della città. Sono d’accordo con la proposta di Landolfi di rinunciare al gettone di presenza”.
Giovanni Lazzarini
“Siete andati fuori tema, vi do 2. Io c’ero in conferenza capigruppo e abbiamo parlato di tutto. Perchè non lo avete detto subito?”.
Loredana Modaffari presenta la mozione all’ordine del giorno sul caso Scajola-Bergaminelli
“E’ un onore per me presentare questa pratica. La presenza dell’opposizione è una delle grandi conquiste della democrazia. Esiste per una forma di controllo della maggioranza, la minoranza va ascoltata e non criticata. Nonostante vi siano esponenti di minoranza che flirtano con la maggioranza ricoprendo incarichi istutizionali grazie ai voti della maggioranza. Il Sindaco, di quali esposti anonimi parla? Non siamo noi quelli dei profili falsi. Qui stiamo parlando di un atto di denuncia di un dipendente pubblico per un comportamento abusante. Cosa c’entra l’opposizione con questo?
Il Sindaco a nostro giudizio avrebbe dovuto dare una spiegazione politica del suo operato. Ai rappresentanti della minoranza non interessa la sua difesa penale. Sono problemi suoi. A noi interessano dichiarazioni serie. La posizione di indipendenza di un Comandante di Polizia Locale è regolata dalla legge. Un Sindaco non può interrompere un’attività giudiziaria. Di casi come quello di Maiolino è piena la città, ma nessuno la trova così facilmente se ha bisogno di aiuto. Ci sono anziani e disabili che hanno bisogno di aiuto. Si voleva prendere cura di una signora anziana e le ha dato un passaggio casa con la macchina comunale? Avrebbe dovuto pagari un taxi a sue spese. Voleva aiutare Maiolino, poteva personalmente attivarsi per cercare un terreno adeguato per la sua attività, invece di promettergli di ottenere tutte le necessarie autorizzazioni e di operare in uno spazio a cui non si può neanche accedere dalla via pubblica.
Perché così legittima i cattivi pensieri, il sospetto. Sospetto che la maggioranza delle sue azioni siano dettate a rafforzare il numero dei suoi sudditi, della sua claque. I consiglieri di maggioranza sono convinti di potere sedere in consiglio immuni dal confronto. Noi censuriamo il comportamento del Sindaco e lo invitiamo a favorire l’applicazione della legge”.
Daniele Ciccione
“Provo estremo imbarazzo nel fare questo intervento. Parliamo di fatti che non ci competono e di cui l’opposizione vuole parlare per trarne un vantaggio politico, cercando di sovvertire l’esito elettorale che vi ha visto pesantemente perdenti. Cercate di buttare la palla in Tribunle per non far giocare la partita. Insinuate il sospetto senza il benchè minimo straccio di prova. Questo è un misero sciacallaggio mediatico.
Non vi è bastato fare male alla città con un’inchiesta farlocca che ha rovinato Imperia e le famiglie imperiesi. Non vi è chiaro quale sia il ruolo del consigliere di minoranza. Non dovete indagare, ma fare politica per il bene della città.
Davvero volete criticare il Sindaco perché ha fatto portare una signora anziana a casa? Ai cittadini non importano queste cose, alla gente interessano i fatti. La cultura della delazione sta creando un clima di diffidenza tra le persone. Ci vuole una cultura della collaborazione per raggiungere gli obiettivi. Si chiama democrazia, rispettatela”.
Luciano Zarbano
“Quando si parla male di Imperia, tutti soffriamo. Noi non lo facciamo a cuor leggero. Ognuno di noi ha improntato la propria vita cercando di fare la cosa giusta. Non abbiamo chiesto la convocazione di questo consiglio per dare un aiuto all’autorità giudiziaria, che ha un fine diverso dal nostro. Io voglio partire dalle dichiarazioni stampa fatte dal nostro Sindaco. C’è un fatto storico chiarissimo e c’era la necessità di fare questo confronto politico per chiarire comportamenti che non sono indirizzati a principi corretti. A me non interessa perchè è successo. Il fatto però è successo. Il Sindaco ha parlato alla stampa e non lo ha fatto in consiglio comunale. Il consiglio ha il diritto di sapere come stanno le cose”.
Davide La Monica
“Mio malgrado sono costretto a intervenire. Sono allibito dalla piega che ha preso la discussione. Nel tardo Medioevo c’era la caccia alle streghe. I processi venivano celebrati sulla base di maldicenze e dicerie. Mi sono chiesto, o le persone sedute all’opposizione hanno una concezione del diritto di stampo medievale oppure sono offuscati dall’odio e dall’invida per una sconfitta netta. Non si può chiedere un giudiziomorale,politico, su fatti che non conosciamo. Gli atti di indagine possono essere conosciuti dall’indagato solo nel momento in cui gli viene notificato l’avviso di conclusione indagini.
Il Sindaco, che è indagato, dovrebbe spiegare i fatti? Lo ha già fatto davanti ai Magistrati. Mettiamo caso che tra qualche giorno arrivi una richiesta di archivazione. Cosa facciamo? Facciamo un consiglio per chiedere la censura dei consiglieri di minoranza? Anticipo in questa sede che se si arriverà a una richiesta di archiviazione, perchè è chiaro che qui si parla di bagatelle di poco conto, io chiederò al consiglio comunale di chiedere formale censura per chi ha chiesto la convocazione di questo assurdo consiglio, con una richiesta di risarcimento danni per la città”.
Ida Acquarone
“Io penso di non aver mai assistito a un consiglio così penoso. Questo consiglio è una perdita di tempo. Do il mio massimo sostegno al Sindaco”.
Matteo Fiorentino
“Bracco ho trovato il suo intervento indecoroso. Qual è stato il vostro primo pensiero quando vi siete candidati? Il mio pensiero è stato l’altruismo. Il vostro, invece, è un profondo senso dell’odio. Noi siamo consiglieri comunali, non giustizieri. Non voglio insegnare nulla a nessuno, però credetemi, so ascoltare. Vi do un consiglio, fate un’analisi, un’autocritica. Non credo che nel vostro programma elettorale ci fosse scritto ‘attacco pubblico al Sindaco uscente’. A voi manca buon senso. Siete egoisti, venite prima voi di tutta quanta la città”.
Antonello Motosso
“Provo quasi vergogna. Il Sindaco va rispettato, ha dato alla città una grande opportunità. Le persone sanno giudicare quello che questa amministrazione e quella precedente hanno fatto, con grande fatica. Siete un’opposizione distruttiva che va al di la del ruolo di chi non ha vinto le elezioni. Qui dentro si lavora, non si urla”.
Lucio Sardi
“A me interessano i comportamenti di chi svolge la funzione di Sindaco. Lei ha avuto comportamenti censurabili, non da buon amministratore. Lei stesso lo ha ammesso agli organi di stampa. Sindaco, su questa vicenda lei ha detto di essersi mosso per aiutare una persona in difficoltà. Lei dopo l’interrogatorio ha detto di aver risposto in maniera eccessiva a una persona che mentiva. Allora, perchè il Sindaco non ci spiega chi mentiva e perché?”.
Luca Volpe
“Questa sera abbiamo scoperto quello che una parte di questa minoranza vuole. La minoranza che questa sera propone una delibera di censura contro il Sindaco è la stessa di 15 anni fa che portò la citta allo sfascio. Con denunce che hanno portato solo ad assoluzioni. Voi volete portare la città in un buco nero. Per cosa dovremmo processare il Sindaco? State scherzando? Avete visto cosa vi sta riservando la città di Imperia? Voi avete rovinato la città dal punto di vista giudiziario, i vostri amici, che vi hanno seguito, dal punto di vista economico. Non permettevi di mettere in discussione un Sindaco che ha tirato fiuori la città dal buco nero che voi avevate scavato”.
Giovanni Lazzarini
“Un Sindaco non può fare un appunto al proprio dirigente? Devo solo guardarlo? E’ per questo che amministriamo. Mi viene il dubbio che una telefonata registrata potrebbe essere studiata, che magari dall’altra parte c’è qualcuno che ha provocato”.
Deborah Bellotti
“Qui si parla di atteggiamenti di un sindaco che gestisce la cosa pubblica in un modo che non riteniamo opportuno. E’ questo il fulcro di questo consiglio comunale, non ci interessano le questioni di natura penale”.
Antonello Ranise
“Esprimo la mia solidarietà al Sindaco. Oggi siamo qui a discutere di questo argomento squalificante. Abbiamo avuto in passato consiglio comunali di grande interesse e drammaticità politica. Mi pare di poter dire francamente che quanto detto dalla consigliera Bellotti è in contrapposizone con quando detto da altri consiglieri del pd. Ma il pd oggi è uno psicodramma. Fossi nei consiglieri di opposizone mi scuserei con il Sindaco per certe frasi. Questo non è un clima che mi aspettavo. Non si può trasformare un consiglio comunale in un’aula giudiziaria. Manca la motivazione politica.
Noi stiamo discutendo del nulla. Parliamo di una registrazione, è corretta? E’ una provocazione? Dobbiamo fare un processo etico al Sindaco? Avete insinuato continuamente un clima di sospetto. Non avete portato una critica costruttiva, ma solo seminato odio, sospetti, delazioni. Avete perso credibilità anche verso i vostri elettori, il vostro è un flop politico”.
Andrea Landolfi
“Tra i firmatari di questa discussione ci sono un avvocato, c’è un investigatore. Per pura opportunità politica si sono spogliati del proprio ruolo per una effimera convenienza. Lei, Zarbano, si propone come civico di destra e si sottopone al giustizialismo della sinistra. O forse ha deciso di assoggettare i suoi valori all’interesse politico. Oggi è prevalso un atteggiamento sudbolo nella minoranza. Ci trovate qui, non arretriamo dalle nostre posizioni. Bracco ha sottolineato come il Sindaco avrebbe mandato a cagare il Comandante dei vigili con arroganza. Ma nei giorni scorsi sono stato fermato da persone che sono state vittime della sua arroganza durante l’inchiesta porto. Questo fa molto pensare. Lei ha trombato politicamente tutti i sindaci che la sinistra ha proposto in campagna elettorale, in maniera subdola e vergognosa, sottraendosi al confronto politico. Con l’aiuto del Pd, che stasera mi pare abbia perso il pò di credibilità che gli è rimasta. Ringrazio la consigliera Amoretti che ha saputo riepilogare il proprio sentimento contro l’onda giustiziarlista di Sardi, Bracco e Zarbano”.
Alessandro Casano
“Stiamo parlando di nulla. Questo consiglio è una farsa. Noi siamo qui per parlare di politica, non penso che ai cittadini interessi molto quello di cui stiamo parlando”.
Giovanni Montanaro
“Il Sindaco con gli organi di stampa ha spiegato alla città quello che riteneva opportuno. Per quella che è la situazione è stato fin troppo generoso. Noi siamo consiglieri, portiamo le istanze dei cittadini in giunta, in consiglio. Il vostro è un atteggiamento persecutorio che arriva da lontano. Il Sindaco è accusato come se fosse il colpevole di tutto. E’ il miglior politico che ha Imperia avuto negli ultimi anni. Il fatto che sia un politico non vuoldire che non abbia diritti. Va rispettato soprattutto in quanto essere umano. Noi qua siamo impegnati a difendere tutti noi. Queste cose qui non dovrebbero mai capitare”.
Edoardo Verda
“Il dibattito ha assunto i connotati del teatro dell’assurdo. Non si sta sconfindando dal nostro ruolo. Imporre la conclusione di un sopralluogo di polizia locale a nostro giudizio non è conforme alla nostra idea di fare politica. Anche il sindaco ha riconosciuto l’aspetto critico di quella telefonata”.
Lucio Sardi
“Provocazione per provocazione, propongo che i 3 mila di questo consiglio vengano detratti dallo stipendio del presidente del Consiglio. Il Sindaco si definisce uomo del fare e non del parlare. Il Sindaco pensa che tutto debba ruotare intorno alla sua persona. Non è quello di cui la città ha bisogno. Le ricordo che lei ha detto al comandante di ritirare un’ispezione dei vigili. Si rende conto? E’ quello che ha chiesto il problema. Noi cerchiamo di far capire che non si agisce cosi”.
Rita Elena
“Siamo riuniti in Assemblea per dibattere l’ordine del giorno relativo alla – discussione sui fatti emersi in seguito all’avvio del procedimento penale a carico del Sindaco Claudio Scajola – sul quale, preciso subito, non intendo entrare nel merito, poiché è una questione molto delicata oggetto di procedimento penale.
Parliamo dunque di politica – e citando Macchiavelli “la politica non è affidata alle istituzioni, ma alle capacità individuali di chi detiene il potere”.
In democrazia la politica è lo strumento principale che i cittadini hanno per orientare la gestione e lo sviluppo dello stato, delle regioni e dei comuni – che in questo caso, la gestione del comune, è ciò più che ci interessa.
Ci sono molti modi di fare politica. La politica determina la qualità delle nostre vite e quella delle generazioni future. Interessa tutti i cittadini, ed è lo strumento principale per la difesa delle libertà e dei diritti civili.
Chi fa politica si assume la responsabilità di lavorare insieme agli altri prendendo decisioni per la comunità – non sempre nel gruppo si va tutti d’accordo, ma bisogna lavorare insieme per avere buoni risultati. Un gruppo che decide il modo migliore per lavorare insieme, è la definizione della politica.
La politica non può prescindere dall’etica e dalla morale. La prima – l’etica – attiene al comportamento che una persona apprende dall’ambiente sociale e famigliare in cui vive – mentre la seconda – la morale – è l’insieme dei valori di una persona.
Pertanto per riuscire a svolgere al meglio il compito che ognuno di noi – su chiaro mandato degli elettori – è stato chiamato a portare avanti – credo che l’unico modo per proseguire, sia quello della correttezza personale e dell’accettazione della volontà emersa alle ultime amministrative – dove i cittadini si sono espressi liberamente e molto chiaramente – manifestando ampiamente il loro gradimento al sindaco Scajola e alle tre liste che lo hanno sostenuto.
E’ necessario dare a questa giunta la possibilità di lavorare! competenza e abnegazione, sono le prime cose che la gente di Imperia ha riconosciuto al suo Sindaco nei cinque anni appena passati.
Imperia è più bella! Basta camminare per la città per rendersene conto. Qui non si tratta di poco o di tanto . Qui si tratta della proposta che Claudio Scajola ha fatto ai cittadini Imperiesi – ha vinto in assoluto il suo progetto, e perso nettamente quello oggi rappresentato dall’opposizione.
Basta lanciare discredito sul primo cittadino con subdoli mezzucci da avanspettacolo utilizzando i media come clava per scatenare sterili polemiche atte a mascherare la pochezza d’intento della minoranza – Qui bisogna concentrarsi solo sul gran lavoro che ci aspetta per i prossimi cinque anni – non c’è spazio per rivalse personali e antipatie – questa città e tutti i suoi abitanti meritano un governo del fare – dove il Sindaco Scajola – eletto con il 63% delle preferenze possa esercitare appieno il mandato conferitogli dagli elettori portando avanti il programma che gli Imperiesi hanno così nettamente premiato.
La situazione è sotto gli occhi di tutti. E’ in atto un’azione mirata che fa scempio della persona del Sindaco orchestrata da figure autorevoli di questo consiglio comunale- e questo non fa onore – ne ai colleghi, ne alle cariche che essi ricoprono.
Direi che adesso può anche bastare. L’opposizione se ne faccia una ragione.
Siamo in democrazia e avete perso! I colori e i rancori davanti al buon senso perdono di efficacia. Le giunte comunali sono formate da donne e da uomini che hanno deciso di mettere a disposizione della propria comunità tempo, sapere e capacità – sinergia è la parola chiave – quindi basta con tutta questa futilità e banale acredine – in consiglio comunale si viene per dare un servizio alla comunità, e non per dare la caccia alle streghe o sistemare conti in sospeso”.