23 Dicembre 2024 14:29

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Diano Marina: tutto esaurito a Villa Scarsella per il Quarantennale dell’attentato al giudice Chinnici. “Vittima di un’auto bomba che lo uccise vigliaccamente”

In breve: Emozionato, il Sindaco di Diano Marina Cristiano Za Garibaldi, ha salutato i presenti ringraziando le autorità e il giornalista Fulvio Damele, che ha accompagnato il Procuratore capo Alberto Lari nell’introduzione allo spettacolo.

Alla presenza del Prefetto Valerio Massimo Romeo, del Procuratore capo Alberto Lari e delle principali autorità civili e militari, una gremita Villa Scarsella ha accolto lo spettacolo “Mio padre, un magistrato. Storia di Rocco Chinnici ucciso dalla mafia raccontata dalla figlia”.

Quarantennale dell’attentato al giudice Chinnici: tutto esaurito a Villa Scarsella

Un numeroso e attento pubblico ha assistito ieri sera allo spettacolo prodotto da Dianorama e Tamtam Coop e messo in scena da Clara Costanzo in occasione del quarantennale dell’attentato al giudice Rocco Chinnici. Presenti in platea il Prefetto Valerio Massimo Romeo, il Procuratore capo Alberto Lari, il Questore Giuseppe Peritore, il Tenente Colonnello della compagnia dei Carabinieri di Imperia Pierluigi Giglio, il Comandante provinciale dei Vigili del fuoco Amedeo Pappalardo e le principali autorità civili e militari.

Emozionato, il Sindaco di Diano Marina Cristiano Za Garibaldi, ha salutato i presenti ringraziando le autorità e il giornalista Fulvio Damele, che ha accompagnato il Procuratore capo Alberto Lari nell’introduzione allo spettacolo.

“Il 29 luglio di 40 anni fa, è morto Rocco Chinnici, vittima di un’auto bomba che lo uccise vigliaccamente” ricorda Za Garibaldi. “Ma non uccise i suoi ideali, che restano ancora vivi grazie alla felice intuizione che lo portò a istituire il pool antimafia e grazie anche al suo impegno con i giovani. Chinnici capì infatti l’importanza dell’insegnamento nelle scuole, affinché i bambini e i ragazzi comprendessero quanto fosse importante ripudiare e combattere la mafia. Forse non a caso il destino ci ha portati qui, nel cortile delle nostre scuole elementari, per ricordarlo insieme a tutti gli altri eroi di questa guerra, come i giudici Falcone e Borsellino”.

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