15 Novembre 2024 08:24

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15 Novembre 2024 08:24

Imperia: raffica di multe in piazza Duomo, l’amarezza dei residenti. “Troppi cantieri nella zona, persi tantissimi parcheggi. All’Amministrazione non importa nulla”

In breve: Inizia così la lettera giunta al nostro giornale e scritta da una residente della zona, ma condivisa da moltissimi cittadini, in merito alla raffica di multe in Piazza Duomo, a Porto Maurizio. 

“Stamattina, 10 Agosto, sono uscita a piedi (abito nella zona di Piazza del Duomo), per recarmi al mercato a Porto Maurizio ed ho trovato tre agenti di Polizia Municipale che stavano sanzionando tutte le auto non parcheggiate regolarmente nella piazza antistante la Chiesa e la Questura – Inizia così la lettera giunta al nostro giornale e scritta da una residente della zona, ma condivisa da moltissimi cittadini, in merito alla raffica di multe in Piazza Duomo, a Porto Maurizio. 

Imperia: raffica di multe in piazza Duomo, lo sconforto dei residenti

“In apparenza tutto regolare – scrive Ornella al nostro giornale – vero è che sia la zebratura antistante la Chiesa che le strisce pedonali (comprese le relative corsie di svolta) poste di fronte nella zona del parcheggio, sono diventate aree di sosta abituali ed altrettanto incontestabile è che tutto ciò non sia regolare.

Tuttavia c’è un però: la situazione del quartiere è da tempo di forte disagio per la presenza di molteplici cantieri (tutti di dimensioni ragguardevoli), i quali hanno considerevolmente ridotto i posti disponibili per il parcheggio delle auto e vero è anche che questo disagio, di per sé già pesante nei mesi invernali, si aggravi considerevolmente in estate nel periodo di maggiore presenza turistica.

Quindi mi sono fermata ed ho espresso agli agenti (in modo vibrato), il mio forte disappunto per le condizioni sopra descritte ed ho potuto osservare anche l’imbarazzo con il quale gli agenti hanno sanzionato le autovetture, sia private che di servizio, della Polizia, anch’esse in divieto. Si, avete capito bene: in Piazza del Duomo succede di trovare parcheggiate in divieto sia le volanti, che le auto private del personale con esposti all’interno, talvolta, cartelli atti ad indicare riferimenti alla Questura.

A questo proposito è opportuno segnalare che, i lavori attivi nella stessa Questura, il cantiere aperto nell’adiacente Centro Polivalente e quello relativo all’edificazione in corso nel sito dell’ex cinema Ambra, hanno privato la Questura di Imperia di un rilevante numero di posti a loro riservati.

Di conseguenza capita spesso che la Polizia parcheggi in divieto o nelle due piazze (nei posti blu), lasciando liberi i posti gialli a loro riservati (che sono davvero tanti), che vengono quindi utilizzati dal loro personale. In questo modo i cittadini perdono i posti due volte: la prima per i cantieri e la seconda per l’utilizzo, da parte dei mezzi di servizio della Polizia, dei posti disponibili alla cittadinanza; questo perché, ovviamente, i mezzi privati (ivi compresi quelli del personale della Questura), sarebbero tenuti a pagare la sosta.

Siccome a questo punto il “confronto” con gli agenti di Polizia Municipale si è fatto intenso (mi è stato chiesto prima cosa interessava a me, che non ero in divieto, di cosa facevano loro e poi, ovviamente, di identificarmi), ho avvisato mio marito, che ci ha raggiunti, ristabilendo almeno l’ equilibrio numerico con gli agenti.

Anche se questi ultimi hanno detto di avere agito dietro segnalazione di un cittadino, è difficile non notare che il loro intervento ha coinciso con il giovedì di mercato della settimana di ferragosto, quando l’incasso derivante dalle sanzioni elevate sarebbe stato ragionevolmente molto ingente: ogni lettore ha però gli elementi per trarre le proprie conclusioni”.

“Giunto anche io in Piazza del Duomo – prosegue il marito Robertoho a mia volta interagito con gli agenti, facendo notare che la situazione di irregolarità, incontestabile, era frutto del disagio prodotto da tutti i cantieri aperti simultaneamente e lasciati operativi anche nel periodo di maggiore afflusso turistico.

Dal mio punto di vista, un’Amministrazione che usa come slogan “Il futuro comincia sempre con un cantiere” (che, bene inteso, condivido), dovrebbe però avere più attenzione affinché, con quei cantieri, non cominci anche una vera e propria odissea per i cittadini che vivono in quella zona.

Questo potrebbe essere fatto in diversi modi: limitando considerevolmente la durata dei lavori, se possibile, oppure aprendoli in successione e non contemporaneamente oppure, infine, trovando soluzioni alternative e ragionevoli (come ad esempio individuare altre aree limitrofe da adibire al parcheggio e sospendere il pagamento fino al termine dei lavori), per compensare il disagio (anch’esso tanto evidente quanto incontestabile), arrecato alla cittadinanza.

Ricordo a tutti che, chi abita nel quartiere, non può mettersi la macchina in tasca perché non ci sono più posti regolari dove parcheggiarla, di conseguenza le infrazioni (innegabili), sono anche il frutto di uno stato di necessità prodotto dalla particolare situazione di cui, evidentemente, nessuno si è minimamente curato.

Insomma la sensazione è che all’Amministrazione non importi proprio nulla di tali difficoltà e che, anzi, esse possano persino diventare, all’occorrenza, molto utili per trasformare il cittadino in trasgressore che a quel punto, come tale, non ha più diritto ad alcuna pietà.

Se i lettori pensavano che i cantieri già indicati fossero abbastanza, sappiano che ne manca ancora uno, quello della palestra Maggi, che merita un discorso a parte. Esso è stato attivato nel lontano novembre del 2022, con divieti che sottraevano, da subito, più di dieci parcheggi: una vera e propria esagerazione per il solo ingresso ed uscita di mezzi e materiali. Purtroppo, a partire da maggio, a questi divieti (collocati inizialmente nella sola zona degli spogliatoi), è stata aggiunta tutta la fila antistante la facciata principale della palestra, per il rifacimento della stessa (che versava effettivamente in stato di forte degrado). In seguito ulteriori sei posti sono stati sottratti anche sul tetto della stessa palestra (che funge da parcheggio), per la realizzazione di un accesso supplementare per il pubblico.

Questi divieti avevano inizialmente scadenza a fine maggio, poi prorogati a fine giugno, poi prorogati a fine luglio ed attualmente (agosto inoltrato), ancora impegnati. Poiché, non è possibile sbagliare in questo modo la durata di un lavoro, le possibilità sono solo due: o la competenza di chi ha stabilito questi termini, poi più volte slittati, è più che discutibile (ed allora sarebbe il caso che ne rispondesse) oppure, come è più probabile, la situazione era invece ben nota e le continue proroghe sono la solita modalità (all’italiana), per tentare di ridurre le prevedibili proteste che sicuramente sarebbero giunte, di fronte alla dichiarazione dell’indisponibilità di quei posti per l’intero periodo estivo.

In questo secondo caso, chi ha adottato questa linea, non ha neppure il coraggio delle proprie azioni.

Sempre in relazione alla palestra Maggi, l’ultima proroga esposta sui cartelli scadeva il 29/07. Ho quindi verificato le scritte e segnalato agli agenti intervenuti in Piazza Duomo che, non essendo stata esposta la proroga, la relativa occupazione di suolo pubblico, come anche il divieto di parcheggio, risultavano irregolari.

L’agente ha prontamente chiamato il Comando, informandomi dell’ulteriore proroga al 15 settembre e specificando oltretutto che non ne sarebbe obbligatoria l’esposizione: il cittadino dovrebbe informarsi di sua iniziativa accedendo all’Albo Pretorio del Comune.

A me non risulta, ma la prendo per buona, perché proveniente da un addetto ai lavori. Però, se così fosse, significherebbe che chiunque può esporre un cartello di divieto senza scadenza, ponendo a carico del cittadino l’onere di determinare quando tale divieto viene meno. Io credo che la segnaletica debba essere pienamente esplicativa quindi, se le cose stanno così, la trasparenza è diventata davvero un optional.

Concludendo: cantieri infiniti alla Questura, al Polivalente, all’ex cinema Ambra ed alla palestra Maggi. Via Silorata, Via Carlo Botta ed il tetto della palestra Maggi (più Via Benza ed una parte di Corso Aurelio Saffi), uniche zone franche per tutto il Parrasio (ZTL) ed il centro di Porto Maurizio.

Qualcuno si scomoda cortesemente a dirci dove dobbiamo parcheggiare? Possibilmente non dovendo pagare una sosta per stare in casa! In tutto questo una nota di merito va agli Agenti di Polizia Municipale intervenuti, per avere saputo gestire il disappunto manifestato, anche in modo sentito, con professionalità e comprensione per il disagio dei cittadini: la nostra solidarietà va quindi anche a chi viene mandato a fronteggiare il malcontento dei cittadini per responsabilità altrui”.

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