“La legge regionale, recentemente approvata su proposta del leghista Alessio Piana, che autorizza la caccia con l’arco agli ungulati, ha mietuto la sua prima vittima ad Imperia, con un giovane cinghiale colpito con una freccia al viso; ed è la dolorosa dimostrazione che questo strumento quasi mai uccide subito gli animali ma li condanna ad un inaccettabile martirio; è fuggito e sarebbe iniziata per lui una lenta agonia se, per pura fortuna, non fosse stato intercettato da volontari dell’Accademia Kronos e recuperato per le cure”.
Questo il commento dell’Osservatorio Savonese Animalista alla notizia del ferimento di un giovane esemplare di cinghiale, colpito da una freccia sul muso, a seguito dell’approvazione dell’emendamento che ha modificato la legge regionale 29 del 1994, consentendo l’utilizzo di “armi a canna rigata” e “arco” per la caccia ai cinghiali.
Una decisione che ha scatenato le polemiche e che ha visto l‘avvio di una petizione che mira all’abolizione dell’emendamento, arrivata a quasi 80 mila adesioni
Caccia con arco e frecce, ferito cinghiale a Imperia: insorgono gli animalisti
“L’OSA – prosegue l’Osservatorio Savonese Animalista – attende che il governatore ligure Toti, che ha tenuto a sottolineare che la proposta di legge non era della sua giunta ma un’iniziativa personale del paladino dei cacciatori Alessio Piana, faccia la sua prima concreta “buona azione” a favore degli animali, a parte lo stucchevole appello contro il randagismo estivo: proponga al Consiglio Regionale la cancellazione della norma”.
Sull’argomento è intervenuta anche l’on. Michela Vittoria Brambilla presidente della Lega Italiana Difesa Animali e Ambiente e dell’Integruppo.
“Appena dieci giorni fa – ha dichiarato – insieme all’Intergruppo parlamentare per i diritti degli animali che presiedo, avevo definito “barbarie” l’emendamento alla legge della Liguria. Oggi ne abbiamo avuto la prova: un cinghiale è stato ferito al muso e ha avuto bisogno di cure per non morire dissanguato, tra atroci sofferenze. Ma quanti si trovano nella stessa situazione, feriti in maniera brutale, ma senza nessun soccorso? Se la caccia è sempre violenta e anacronistica ancor di più folle è consentire a sedicenti Robin Hood al pesto di addestrare le loro scarse abilità su bersagli viventi e senzienti, provocando loro gravi sofferenze. Il consiglio torni sui suoi passi, cancellando l’emendamento che consente la caccia di selezione con arco e frecce!”.