I sindacati della Riviera Trasporti, Cgil, Cisl, Uil, Ugl e Faisa Cisal hanno preso posizione in merito al tanto discusso volantino sulla Rt comparso in alcune zone della città e su alcuni autobus.
Abbiamo letto con attenzione gli articoli sugli organi di stampa a proposito del “famigerato” volantino sul direttore (Generale???) della Riviera Trasporti.
Alla luce di quanto è stato scritto ci vediamo costretti ad intervenire per dire la nostra in riferimento a quanto letto.
La prima cosa che dobbiamo dire è che non condividiamo la forma del volantino apparso in quanto una denuncia anonima non è mai una scelta condivisibile.
La seconda cosa che è necessario sottolineare (come già notato da alcuni articoli di questi giorni) è che il volantino ha sicuramente un carattere ironico che ci è sembrato non volere fare eclatanti denunce, ma affrontare in modo simpatico alcune vecchie questioni di RT.
Infine ci sembra importante definire la nostra posizione relativamente ai contenuto del volantino
1) Quale tempo fa è uscito un ordine di servizio nella quale il precedente amministratore delegato promuoveva “sul campo” il direttore d’esercizio e direttore generale. Tale scelta è stata confermata dall’attuale presidente del consiglio di amministrazione in una riunione ufficiale dietro ad una nostra precisa domanda.
Da allora, nonostante il presidente della Provincia e altri abbiano affermato cose diverse, non abbiamo avuto nessun atto ufficiale che faccia pensare ad un passo indietro (e nessun ordine di servizio), per cui resta un “mistero” il ruolo del direttore (generale???). Non abbiamo capito questa scelta in un momento di evidente difficoltà dell’azienda e non abbiamo capito la conferma nel momento in cui si levavano soldi dalle buste paga dei lavoratori. Siamo contrari a tale scelta, ma non possiamo che prenderne atto.
2) In un momento in cui sono stati licenziati illegittimamente 3 capi area appare sicuramente poco opportuno e poco corretto che l’area personale (così importante nella gestione aziendale) sia stata lasciata alla moglie del direttore (generale???).
3) La Linea Sanremo-Torino è stata da noi contestata in tutte le sedi nella quale abbiamo potuto comunicarlo perché abbiamo sempre messo in dubbio l’economicità dell’operazione. Alla luce dei fatti restiamo dubbiosi in quanto gli utenti che usano il servizio sono troppo pochi per giustificare l’investimento. Sapere poi che tale linea è stata creata nel momento in cui il figlio del direttore (Generale???) si recava proprio a Torino all’università è ovvio che faccia pensare.
4) Anche sull’idrogeno, in tutte le sedi possibili, abbiamo manifestato la nostra perplessità. Oltretutto il precedente amministratore delegato e direttore (generale???) ci hanno sempre detto che tale operazione non costava nulla a Rt. L’attuale presidente del consiglio di amministrazione, invece, in riunione ufficiale ci ha comunicato dei costi esorbitanti per Rt relativi all’idrogeno. Dagli organi di stampa abbiamo saputo dell’esistenza di un’indagine della Procura relativamente all’operazione idrogeno. Lasciamo che gli organi competenti facciano il loro dovere e noi ci rimettiamo sicuramente alle scelte giuridiche che emetteranno.
5) Relativamente poi alla presenza del nostro Direttore (Generale???) nel consiglio di amministrazione della Rt Linea SPA pensiamo sia una scelta gestionale non illegittima, ma poco opportuna anche in funzione della storia che il Direttore (Generale???) ha avuto nella gestione aziendale di Rt Linea SPA. Inoltre è forte la paura, già manifesta a organi di stampa e soci della Rt, che un concordato preventivo, più volte invocato dal direttore (Generale???), metta la Rt Linea SPA nella condizione di acquisire il pacchetto aziendale con facilità.
Noi non scegliamo la nostra controparte. Abbiamo però sempre messo in evidenza le cose che non ci sembravano in linea con una gestione corretta e, purtroppo, abbiamo ricevuto scarse, se non nulle, risposte.
L’ultima cosa che ci preme sottolineare, con un briciolo di ironia, è che dopo il disastro economico di Rt ora si sprecano i soldi pubblici facendo intervenire “nientepopodimenoche” la Digos per un volantino ironico. Questo ci lascia un amaro sorriso sulla bocca.