Una lettera aperta al Prefetto Valerio Massimo Romeo. È quella scritta dalla minoranza del consiglio comunale di Costarainera, nel dettaglio firmata da Salvio Sigismondi (Costarainera Condivisa), Luca Berardinucci, Antonello Gandolfo e Marino Pio Lanza (Uniti per Costarainera), per segnalare il “negato accesso agli atti comunali”.
Costarainera: “Negato ogni accesso agli atti ai consiglieri comunali”. La minoranza scrive al prefetto
Ecco la lettera
“Costarainera, minuscolo comune del primo entroterra di Imperia è retto dal sindaco Pietro Mareri, coadiuvato dal segretario Comunale dott.sa Monica Di Marco i quali in buona sostanza fanno dire a Lei Sig. Prefetto che a noi, venga negato ogni accesso agli atti comunali, ad eccezione delle delibere pubblicate sull’Albo Pretorio, violando così ogni prerogativa delle minoranze quasi a trasformare il consiglio in una sorta di ufficio del pensiero unico.
Ma andiamo con ordine. Il Sindaco il 19.12.2022 invia una lettera in prefettura dove, adducendo il fatto che le richieste di accesso agli atti delle minoranze costituirebbero intralcio alla normale attività amministrativa, che esiste scarsità di personale, che il comune è di piccole dimensioni, chiede l’autorizzazione al diniego di accesso delle minoranze a qualsivoglia atto comunale che pone in essere a partire dal 03.02.2023.
Il 10.02.2023 il dott. Gatto Maurizio Vice prefetto vicario risponde con una articolata disamina della questione, ma nonostante una richiesta di incontro il 07.02.23 ed una richiesta di chiarimenti il 15.03.23, il Sindaco ed il Segretario Comunale interpretano la risposta della Prefettura come espresso divieto a fornire qualunque atto richiesto.
Il 29.05.23 In Consiglio Comunale, alla interrogazione utile a definire a quali atti potrebbero accedere i consiglieri di minoranza, si nega ogni risposta adducendo il fatto di avere inviato alla Prefettura una richiesta di incontro al fine di una interpretazione autentica.
Il 23.06.23 le minoranze interpellano il Sig. Prefetto al fine di conoscere quali siano gli spazi minimi di operatività delle minoranze in consiglio comunale, ma a trenta giorni dalla richiesta ci stupisce il silenzio di Sua Eccellenza il sig. Prefetto, per cui ci permettiamo questa lettera aperta. Il pervicace silenzio del sindaco ci pare, infatti, intaccare le normali regole democratiche”.