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15 Novembre 2024 03:14

Imperia: Aurelia Bis, il Comitato Oliveto torna alla carica. “Che fine ha fatto la variante Paita? Perchè a Diano Marina i cittadini sono stati ascoltati?”

In breve: "Come comitato chiediamo dove è finita la cosiddetta 'variante Paita', proposta migliorativa presentata dalla Regione Liguria con DGR. 1573/2012, e studiata appositamente dal competente dipartimento della Regione, per poter realizzare detta infrastruttura con minore impatto ambientale e paesaggistico".

“L’Aurelia Bis nel territorio dianese sarà del tutto cancellata. Anche l’ultimo baluardo di questa infrastruttura Anas è caduto grazie alle scelte avvedute dell’Amministrazione comunale di Diano Marina. La devastante uscita con rotatoria in zona Sant’Anna, a ponente della città, non ci sarà, ma sarà prevista molto più a monte, quasi a metà del promontorio, in zona seminascosta”. Così, in una nota, il comitato Nuova Aurelia Bis Valle di Oliveto – Imperia Est.

Imperia: Aurelia Bis, nuovo appello del Comitato Oliveto

“L’Aurelia Bis, come risulta dal progetto definitivo di ANAS datato anno 2010 – prosegue la nota – venne eliminata dalla quasi totalità del comprensorio dianese per scelta degli abitanti e dei loro sindaci, scongiurando così la presenza di un’impattante infrastruttura oltre l’autostrada e la ferrovia. Ora sparirà anche l’ultima orribile e pericolosa rotatoria, così come confermato dal Vice ministro alle Infrastrutture Edoardo Rixi nello scorso gennaio (‘sarà ripristinato a monte lo sbocco a Ovest di Diano Marina a distanza di sicurezza dalle ville e dagli alberghi minacciati di demolizione’).

Anche a Imperia, a Oliveto e a Imperia Est ci sono ville, villini e villone, anche di pregio, che potrebbero essere purtroppo minacciate di demolizione dall’attraversamento dell’ Aurelia Bis. Viceversa nel ‘domaine’ di Imperia i fatti non vanno allo stesso modo. La zona della stretta valle di Oliveto, dove sorge l’omonimo borgo antico, per la maggior parte costruito in pietra, con la antichissima chiesa dedicata a San Bernardo (che si dice costruita dagli stessi ‘bej’ soldati in fuga dalla penisola iberica), zona panoramica che comprende tutta Imperia Est, nonostante le ripetute prescrizioni ambientali e paesaggistiche di Cipe, Regione e Comune, sta correndo il rischio di essere devastata e compromessa per sempre da una Aurelia Bis costituita da un ponte/viadotto a circa 18 metri dal suolo con una lunghezza di ben 350 metri e 5 rampe stradali di raccordo in sopraelevato. In questi giorni sono in opera qui nella zona minacciose macchine carotatrici di ANAS.

Come comitato chiediamo dove è finita la cosiddetta ‘variante Paita’, proposta migliorativa presentata dalla Regione Liguria con DGR. 1573/2012, e studiata appositamente dal competente dipartimento della Regione, per poter realizzare detta infrastruttura con minore impatto ambientale e paesaggistico. Una variante fondamentale anche in considerazione del rischio idraulico in caso di eventi meteo funesti ed un reticolo evacuazione acque appena sufficiente allo stato attuale.

È clamoroso, a questo punto, il differente trattamento tra i cittadini (forse di serie B?) residenti in questa zona di Imperia rispetto a quello offerto agli abitanti (forse di serie A?) del comprensorio dianese tanto da potersi considerare essi (se si può dire) sicuramente privilegiati grazie ai loro amministratori.

Oltretutto avvantaggiati dal poter raggiungere rapidamente, dalla statale 28 (Colle di Nava), le località di Diano Marina e San Bartolomeo al Mare senza nemmeno pagare l’autostrada. Se cosi fosse essi saranno sicuramente grati ad ANAS ed all’Amministrazione comunale di Imperia. Chiediamo all’Amministrazione di Imperia di pronunciarsi chiaramente su talune miopi scelte e quindi optare per la variante migliorativa della Regione, la cosiddetta ‘variante Paita’, nell’interesse della cittadinanza imperiese”.

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