Ha chiuso i battenti lo scorso 25 luglio a Isolalunga, frazione del Comune di Dolcedo, lo storico distributore di benzina di Gianpiero Barberis, da diversi decenni un vero e proprio punto di riferimento per il territorio. Aperto dopo la guerra dal padre, circa 500 metri più avanti dell’attuale posizione, nel ’68 era stato spostato dove si trova tutt’ora.
Dolcedo: chiude lo storico benzinaio, l’unico della vallata
Si tratta dell’unico distributore di benzina della val Prino, che serviva la vallata di Dolcedo, Prelà, Pantasina e molte altri piccoli paesi. Ora per raggiungere quello più vicino, bisogna andare fino a Caramagna.
È molto amareggiato Gianpiero Barberis, 67 anni, che da tutta una vita gestisce l’autofficina e il distributore di benzina. Distributore, che, però, è stato costretto a chiudere, in quanto impossibilitato a sostenere i costi dei necessari lavori di adeguamento, legati alle nuove normative di sicurezza.
C’è la possibilità di riaprire, questo si, ma solo se entro un anno verrà fatto l’intervento. Intervento che ha un elevato costo da sostenere, oltre 50 mila euro. Troppi per Giampiero.
Come racconta Gianpiero Barberis ai microfoni di Imperia Post: “Ho chiuso perché la compagnia avrebbe dovuto fare i lavori per il collaudo. L’impianto elettrico, acque reflue e altro, ma non è stato fatto. Ho dovuto chiudere.
C’è tutta la valle che rimane senza un distributore. C’è un disguido per tutti, gente che va in campagna, tanti tedeschi.
C’erano tanti clienti affezionati. Mio papà ha aperto dopo la guerra, negli anni ’50, poco più avanti. Dal ’68 lo ha messo qui.
Dispiace molto, è l’unico distributore che c’è per tutta la valle. Da Dolcedo, Prelà, fino a Villatalla.
Adesso mi rimane solo l’officina, gommista e le bombole del gas. Vado avanti così.
Il distributore potrebbe riaprire? Si, ma devono fare i lavori per la messa in sicurezza. Adesso si ha tempo un anno per fare i lavori e mandarlo avanti per altri 15 anni. Io però di tasca mia non posso, stiamo parlando di un intervento da oltre 50 mila euro.
Ringrazio tutti i clienti, c’è tutta la valle da ringraziare. I locali, i turisti, ci sono tedeschi, inglesi, francesi”.
A cura di Alessandro Moschi
