20 Dicembre 2024 20:53

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Imperia: i Radicali in visita in carcere, donati fumetti alla biblioteca. “Il problema del sovraffollamento? Spesso ci sono persone che non ci dovrebbero entrare, come Azzurra Campari”/Foto e Video

In breve: Durante il sopralluogo si è parlato anche della morte della Imperiese Azzurra Campari.
Visita dei Radicali questa mattina, lunedì 28 agosto, in carcere a Imperia in occasione del “Ferragosto in Carcere”. Il Gruppo Radicale Adele Faccio “Graf” di Imperia, con Gian Piero Buscaglia, unitamente alla delegazione genovese capitanata da Stefano Petrella, hanno donato alla biblioteca della casa circondariale alcuni fumetti. 

Carcere: a Imperia la visita dei Radicali

Durante il sopralluogo si è parlato anche della morte della Imperiese Azzurra Campari. Secondo quanto ricostruito, la 28enne si sarebbe tolta la vita impiccandosi nella sua cella a Torino.

Stefano Petrella

“Per quanto riguarda la ragazza imperiese che si è tolta la vita, purtroppo abbiamo avuto qualche testimonianza nel carcere di Marassi, dove è stata alcune settimane prima di essere spostata a Torino. Tutto quello che abbiamo sentito, fa capire che era una persona che non avrebbe in alcun modo potuto reggere il carcere. È stata spostata presso un reparto specializzato, ma la verità è che sarebbe dovuta andare in una comunità. I reati che aveva commesso tempo prima, non erano gravissimi. È il caso di una persona che non avrebbe dovuto o entrare o permanere in carcere. Sono casi simili che abbiamo trovato da altre parti. Nel caso di Marassi sono morti due detenuti, uno era una persona che aveva Hiv e stava li da 4 anni. Avrebbe meritato di finire i suoi giorni fuori dal carcere. Un altro è morto nel reparto detentivo del San Martino. Stavano cerando di mandarlo all’ospite. Era una persa vicina al fine vita. Spesso vengono mandati in carcere persone sino alla fine della pena e anche in condizioni in cui non ci dovevano stare. Queste sono le ragioni del sovraffollamento”.

Giampiero Buscaglia

“Il carcere purtroppo è considerata una specie di discarica sociale. Per fortuna adesso in Liguria abbiamo il garante, che però mancano a Imperia e Sanremo. Questi Garanti devono andare nella realtà concreta. Il caso di questa ragazza fa piangere. Una vita cominciata male e proseguita peggio, a cui non può certamente porre rimedio una cella o delle sbarre di detenzione. Petrella fa veramente le visita alle carceri. Chiede, indaga, verifica, il vero problema è la noia che fa marcire quel poco di umano che resta comunque dentro di noi”.

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