Prosegue il costante impegno della Polizia di Stato nel contrasto ai traffici illeciti di droga, che ha portato, nella provincia, ad importanti arresti e sequestri di stupefacente.
In particolare, nell’ambito dell’attività di contrasto allo spaccio di sostanze stupefacenti, il 30 agosto scorso, la Squadra Mobile di Imperia, a Borgo Marina, presso l’abitazione di B.M., giovane marocchino incensurato, ha rinvenuto un ingente quantitativo di sostanza stupefacente del tipo hashish, pronto per essere ceduto a giovanissimi frequentatori della movida imperiese.
Secondo quanto ricostruito, l’uomo era stato fermato della Squadra mobile della Questura di Imperia per un controllo, a seguito del quale gli agenti hanno proceduto alla perquisizione domiciliare.
Il 30enne è stato trovato in possesso di hashish, oltre alla strumentazione per la vendita della droga. L’uomo è stato quindi arrestato con l’accusa di detenzione e spaccio e venerdì 1 settembre è comparso in Tribunale a Imperia, davanti al giudice Paolo Luppi, per l’udienza di convalida dell’arresto. L’uomo è stato sottoposto agli arresti domiciliari.
In manette due incensurati e Bussana e un altro a Imperia, sorpreso a Borgo Marina
Altri casi si sono verificati in provincia di Imperia. Nella tarda mattinata di martedì 29 agosto scorso, personale della Squadra Mobile, unitamente a quello della Squadra di Polizia Giudiziaria del Commissariato P.S. di Ventimiglia, ha scoperto una vera e propria “rivendita” di stupefacenti presso una tabaccheria di Bussana.
Il titolare, S.F., di 43 anni, incensurato, aveva, infatti, avviato una vera e propria vendita al dettaglio di sostanze stupefacenti del tipo hashish e marijuana, che, all’arrivo degli operatori, si presentavano già divise in dosi e pronte per essere cedute ai numerosi clienti del sodalizio criminale.
Presso l’abitazione di S.F., dove sono stati rinvenuti oltre 3 chilogrammi di stupefacente del tipo hashish, marjuana e cocaina. I poliziotti hanno inoltre sorpreso D.S., giovane incensurato di Sanremo, intento a confezionare dosi di “cocaina”.
Per entrambi si sono aperte le porte del carcere di Valle Armea e la successiva udienza di convalida ha confermato gli arresti, con conseguente ammissione di ogni addebito da parte degli indagati.