Compariranno davanti al giudice per le indagini preliminari Anna Bonsignorio il prossimo 18 ottobre gli imprenditori Gaetano e Vincenzo Speranza, il funzionario comunale di Castelvittorio Fabrizio Rosa e l’imprenditore della Edilmac Enzo Macrì, accusati di turbativa d’asta e rivelazione segreti d’ufficio per una gara d’appalto a Castelvittorio, comune dell’entroterra imperiese.
Imperia: gara d’appalto truccata a Castelvittorio, le accuse ai quattro imputati
L’appalto, da 150 mila euro, per la ristrutturazione ed il recupero urbanistico di un’area destinata a manifestazioni pubbliche (nell’ambito del Programma Regionale di Rigenerazione Urbana), secondo quanto ricostruito dai Carabinieri sarebbe stato assegnato alla Edilcantieri di Vincenzo Speranza in quanto Fabrizio Rosa, responsabile dei Lavori pubblici del Comune di Castelvittorio, avrebbe fornito a Speranza l’elenco delle ditte invitate alla procedura negoziata.
Grazie a questo, Vincenzo Speranza si sarebbe potuto accordare con Enzo Macrì, titolare della Edilmac Costruzioni e quindi aggiudicarsi l’appalto.
Le rivelazioni da parte di Fabrizio Rosa a Gaetano Speranza sarebbero avvenute nel corso di un incontro fra i due e Gaetano avrebbe poi comunicato il tutto a suo fratello Vincenzo. Vincenzo Speranza si sarebbe poi incontrato con Enzo Macrì per accordarsi con lui in merito alla gara di appalto. La Edilcantieri ha poi presentato un’offerta di 149 mila e 400 euro e la Edilmac di Macrì di 149 mila e 850 euro.
Imperia: i fratelli Speranza, i rapporti con Fabrizio Rosa e l’appalto di Castelvittorio
Alla gara d’appalto, il 28 marzo 2022, vengono invitate sei ditte, tre tramite il Mepa, De Villa Group Costruzioni, Edilmac Costruzioni e Kajana Costruzioni e tre scelte direttamente da Fabrizio Rosa, Edilcantieri, Impresa Marino e Masala.
Il 30 marzo 2022, in una telefonata a Fabrizio Rosa, Gaetano Speranza chiede al funzionario “quando la chiudi questa gara a Castelvittorio? Vabbe poi passo va. Senti ma entro maggio la devi chiudere […] eh certo […] minchia Scajola fino a lassù è salito […] ah questi sono voti che portano […] si si ho capito. Dai vengo a prendere un caffè con te sto mese”.
Terminata la conversazione parla con un impiegato della Edilcantieri e con il fratello Vincenzo, avvertendoli che Rosa dovrebbe averli invitati a una gara a Castelvittorio. “Rosa mi ha invitato, 3 ditte le ha fatte lui, mi ha detto di passare, e 3 le ha fatte scegliere al Mepa, sei siamo, in sei a Castelvittorio per un parcheggio, 150 mila euro”.
Successivamente spiega come Rosa avrebbe aggirato il sistema del Mepa (il Mercato elettronico della pubblica amministrazione). “Adesso ti dico […] che furbizia, questo è un amico […] lui ha fatto tre inviti forzati, e altri tre li ha fatti scegliere al Mepa, li ha fatti scegliere al sistema. Quindi quei comuni che dicono, ah non possiamo fare perché fa tutto il sistema, non è vero un cazzo”.
“Devo andarci prima di Pasqua a fargli gli auguri, mi dice la situazione lui, mi dice quante ditte siamo e come fare il ribasso” aggiunge Gaetano Speranza. “Ci porto due bottiglie quando vado, il 13″.
Il 13 aprile Gaetano Speranza e Fabrizio Rosa si incontrano presso il Comune di San Biagio. La conversazione è intercettata dagli inquirenti. Speranza esprime preoccupazioni al funzionario per l’appalto di Castelvittorio. “Questo invito che ci hai mandato quello lì…cos’è? Perché non è che possiamo fare tanto. Non è che facciamo tanto ribasso…sai a venire in su”.
Speranza nel corso dell’incontro porge a Rosa due bottiglie. “Questa la dai a Luciano e ricordati che questa qua è la tua”.
Successivamente il funzionario rivela a Speranza i nomi delle ditte invitate: “Vedi, mi fa vedere tutti gli allegati…allora De Villa, Edilmac, Macrì, questo me lo ha dato in automatico, e Marino […] Edilmac Costruzioni di Macrì Enzo, poi c’è Kajana Costruzioni […] e poi c’è Masala…e basta”.
Rosa, infine, spiega all’imprenditore: “Voi fatemi l’offerta che vi conviene, cioè il vostro ribasso, se poi qualcuno è un pazzo io non ci posso fare niente…il computo metrico è quello…”.
Tornato negli uffici della Edilcantieri, Gaetano parla della gara di Castelvittorio con il fratello Vincenzo. I due analizzano le ditte invitate e convengono che nè De Villa, nè Masala, nè Marino, parteciperanno e che Edilmac, invece, “può rompere, può abbassare il prezzo”. Vincenzo, allora, dice che chiamerà il titolare della ditta, Enzo Macrì, cosa che fa il pomeriggio del 13 aprile.
Al telefono i due si danno appuntamento dal distributore Q8 di Imperia. Speranza, in una conversazione con la moglie, in auto, le spiega il perché dell’incontro con Macrì. “E’ invitato a Castelvittorio, so che c’è anche lui…se non gli interessa di fare l’1% che io faccio il 2%, lo prendo”.
Il 5 maggio la Edilmac presenta un’offerta economica pari a 149.850 euro e la Edilcantieri di 149.430,04 euro. La Edilcantieri si aggiudica l’appalto per una differenza di soli 419,96 euro.