23 Novembre 2024 05:00

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23 Novembre 2024 05:00

Politica: la segreteria di Imperia Rinasce punta il dito sul sindaco Scajola. “Porta lo scontro a livello personale per distrarre l’attenzione dai suoi problemi amministrativi”

In breve: Imperia Rinasce rivendica il suo operato in opposizione, con il lavoro in Aula consigliare e nelle Commissioni

La segreteria di Imperia Rinasce, il movimento politico legato al gruppo consigliare di opposizione composto da Ivan Bracco, Daniela Bozzano e Loredana Modaffari, è intervenuta con una nota per criticare l’atteggiamento del sindaco Claudio Scajola nei confronti del capogruppo e segretario di Imperia Rinasce Ivan Bracco.

Imperia Rinasce rivendica il suo operato in opposizione, con il lavoro in Aula consigliare e nelle Commissioni

Scrive Imperia Rinasce: “Additare il nostro Segretario Ivan Bracco come un energumeno, novello Gargamella imperiese, è un pietoso tentativo del Sindaco Scajola di distrarre l’attenzione pubblica dai suoi problemi amministrativi. Portare lo scontro a livello personale, in veste di vittima, è lezione appresa alla corte di Berlusconi, che ne aveva fatto un vessillo, ben sventolato, di autodifesa: abbiamo capito la lezione e non ripeteremo l’errore.

Gli urlati “vada fuori” o “non entri dentro” dell’inadeguato portinaio Scajola, davanti a spettatori allibiti, dimostrano l’esatto contrario di quello che si vorrebbe sostenere: l’atto persecutorio è tutto suo, non tentiamo di confondere. Ai soliti detrattori, che sostengono un nostro presunto immobilismo propositivo, ricordiamo che la nostra attività politica prosegue incessantemente nelle Commissioni e nell’aula Consiliare, con gi strumenti consentiti all’Opposizione.

Attività sicuramente meno visibili di un taglio di nastro o di un aperitivo al lounge bar. Gli obbiettivi sono quelli che, coerentemente con il nostro manifesto elettorale, cerchiamo di raggiungere per una città diversa e che chiunque può trovare su imperiarinasce.it. Le 21 Question Time, spesso risolutive, di questi primi quattro mesi unite alle 42 segnalazioni di criticità riguardanti ambiente, pulizia, segnaletica stradale, strade dissestate e altro sono espressione di un’attenzione reale e costante verso i problemi reali dei Cittadini, anche quelli delle dimenticate frazioni, di cui si era persa memoria; sono agli atti, non sono chiacchiere e iniziano a dare fastidio.

Facciamo, poi, un minimo di chiarezza. Se si nega o si ritarda l’accesso agli atti a chi rappresenta i Cittadini, è un problema politico e non personale. Se si ha diritto o meno ad essere eletto Sindaco, è un problema politico e non personale. Se si convoca un Consiglio Comunale nel mancato rispetto dei termini e deve intervenire il Prefetto, è un problema politico e non personale. Se si ipotizza l’ingresso di Privati in Rivieracqua, quando un referendum ribadisce che l’acqua è bene pubblico ed interi quartieri di Imperia ne sono senza, il problema è politico e non personale.

Se si partecipa ad un ricevimento quando la riunione indetta dalla conferenza dei Sindaci, per la stessa Rivieracqua, non raggiunge il numero legale, il problema è politico e non personale. Se ci si appropria di lungimiranti intuizioni altrui per migliorare la città, vedasi ciclabile e parco urbano, peggiorandole nei fatti, nei costi e nei tempi, il problema è politico e non personale. Se si interferisce nell’attività politica dell’opposizione con corteggiamenti, acquisizioni e tentativi di scalata nelle segreterie altrui, il problema è politico e non personale.

Se si sfilano dalle tasche dei cittadini MILIONI di euro tra l’aumento progressivo della Tari dal 2019 ed impietosi autovelox, il problema è politico e non personale. Un uomo intelligente come il sindaco queste cose le sa bene, per questo è così nervoso”.

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