“Da un paio di mesi faccio il pendolare e prendo il treno tutte le mattine di buonora, ma purtroppo non è possibile parcheggiare l’auto nel parcheggio della Stazione, in quanto risulta sempre completamente occupato, H24 7/7gg”. Queste le parole di Rosario Maggio, pendolare imperiese che ogni mattina prende il treno da Imperia verso Sanremo, riscontrando grande difficoltà nel trovare posto per la propria auto all’interno del parcheggio della stazione.
Per questo motivo, l’utente ha deciso di scrivere una lettera aperta indirizzata al Comune di Imperia e al Comando di Polizia Locale, proponendo come possibile soluzione quella di rendere il parcheggio a pagamento per chi non possiede un titolo di viaggio.
Imperia: “Parcheggio della stazione inservibile”. Pendolare scrive a Comune e Polizia Locale
“Da un paio di mesi faccio il pendolare e prendo il treno tutte le mattine di buonora, ma purtroppo non è possibile parcheggiare l’auto nel parcheggio della Stazione, in quanto risulta sempre completamente occupato, H24 7/7gg.
Il parcheggio infatti, sin da quando è stato costruito, è stato completamente occupato dai residenti della zona: vi sono stabilmente auto e furgoni, camioncini, motocarri, camper, auto abbandonate, rottami di scooter; non mancano poi le solite distese di motorini parcheggiati ovunque, sui marciapiedi e sulla piattaforma (pedonale) di accesso, bloccando l’accesso dal marciapiede che collega il parcheggio; alcuni senzatetto vi dormono e bivaccano stabilmente.
Il parcheggio è perennemente invaso da rifiuti, sparsi ovunque, nonchè pieno di escrementi di cani, uccelli e perfino umani.
Una famiglia vi vive stabilmente diversi mesi l’anno con il suo camper, e d’altra parte, se può risultare discutibile la amenità del luogo, è indubbia la convenienza di poter parcheggiare al coperto H24 per mesi senza dover sborsare un solo euro, e questo non lo trovano in nessun altro posto al mondo; solo ad Imperia.
Già diversi anni fa avevo segnalato la situazione a RFI (Rete Ferroviaria Italiana) pensando fosse di loro competenza, ma mi risposero che loro il parcheggio lo avevan costruito e messo a disposizione del Comune di Imperia per la sua gestione; ed ecco come il Comune di Imperia lo gestisce.
Se RFI ha costruito il parcheggio insieme alla stazione è perchè si tratta di una infrastruttura intermodale di importanza strategica, fondamentale, soprattutto per città delle dimensioni e struttura urbanistica come Imperia, il cui nucleo urbano è piccolo e le abitazioni sono sparse per il territorio in molteplici frazioni, e quindi non è possibile avere una rete di trasporto pubblico capillare e frequente; diventa quindi assolutamente irrinunciabile poter raggiungere la stazione con il proprio mezzo privato, ed avere la certezza di poterlo parcheggiare. Questa cosa la capiscono tutti, è molto logica e semplice, ma non per il Comune di Imperia.
Ad Imperia si ha la certezza di non poter parcheggiare, e di doversi arrangiare girando per la zona cercando posto nei parcheggi dei supermercati, e per questo dover anche anticipare i tempi, allungando una giornata già lunga e pesante. L’alternativa sarebbe quella di rinunciare al treno. E lo sarà se i supermercati decidessero giustamente di chiudere i loro parcheggi per riservarli ai loro clienti.
L’altra mattina non sono riuscito ad anticipare i tempi, ed avendo pochi minuti, dopo l’ennesimo giro a vuoto nel parcheggio, per non perdere il treno sono stato costretto a lasciare l’auto negli stalli davanti alla stazione, come abitualmente fanno tanti altri; in circa una ventina di noi abbiamo trovato al rientro la multa sul parabrezza, in quanto è consentita la sosta per soli 30minuti, quindi assolutamente inservibili anche quelli per chi deve lasciare l’auto per prendere il treno.
Le sanzioni per punire le infrazioni sono sacrosante e le condivido pienamente, ma non potete toglierci un servizio essenziale ed irrinunciabile, tra l’altro costruito apposta per noi, non certo per i residenti; prima dovete restituire a noi viaggiatori quel parcheggio, o comunque darci la possibilità e priorità di parcheggiare a pochi metri dalla infrastruttura.
L’utilizzo del mezzo pubblico, soprattutto come il treno per Sanremo, che ora è davvero veloce ed efficiente, andrebbe sostenuto, agevolato, incentivato; in molte città Europee (moderne) viene addirittura reso come unica soluzione possibile; voi sembrate invece, almeno in questo caso, più che ignoralo: ostacolarlo.
Aver reso inservibile quel parcheggio, e limitato il tempo di sosta negli stalli a 30 min, sembra una cospirazione contro i virtuosi utenti del treno, una azione repressiva nei nostri confronti per impedirci di prendere il treno, o comunque renderci la vita difficile.
Noi non lasciamo l’auto in quegli stalli per andare in spiaggia o al bar, ma per andare a lavorare; se cercate situazioni di illegalità da reprimere a scopo di civilizzazione e sicurezza posso indicavi decine di luoghi e situazioni dove avvengono sistema che e continue infrazioni, delle quali sembrate non prendervene cura più di tanto.
Tartassate i commercianti per la occupazione fittizia del suolo pubblico basata sulla proiezione dell’ombra dell’insegna sul marciapiede, e per la applicazione di un poster sulla vetrina, e poi regalate migliaia di metri quadri veri di suolo pubblico a chi nemmeno li cura e li rispetta, abbandonandoli nel degrado più totale, e soprattutto li sottraete ad un servizio logistico essenziale reso per questo inservibile.
Ho fatto il manager nell’industria privata per molti anni, in altre regioni, e come manager non sono abituato a lamentarmi, in quanto il mio lavoro e competenze consistevano nel trovare soluzioni efficienti a problemi e disservizi, e mi permetto quindi di suggerirvi una soluzione molto semplice, rapida e funzionale, di questo problema: il parcheggio va reso a pagamento per i non utenti del treno, con tariffe di abbonamento mensile popolari, ed assolutamente vietato a camper, camion, furgoni e altri mezzi commerciali (con una sbarra ad altezza 2.0m che ne impedisca l’accesso); un numero di posti da stabilire in sinergia con Ferrovie dello Stato va destinata in maniera esclusiva e gratuita agli utenti del treno, e per realizzare praticamente e tecnicamente questa differenziazione basta presentare all’uscita il titolo di viaggio, cosi come fanno alcuni supermercati nei loro parcheggi per i loro clienti; non occorre aspettare tecnologie del futuro, ma è tutto già disponibile e semplice”.