26 Novembre 2024 23:27

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26 Novembre 2024 23:27

Diano Marina, pista ciclabile: i dubbi del PD. “Abbandonare l’ex sedime ferroviario sarebbe una scelta illogica. Basta silenzi e mezze verità, attendiamo informazioni”

In breve: La nota stampa dei circoli PD Diano Marina, Cervo/San Bartolomeo al Mare.

“Le prime informazioni sul percorso della Ciclabile in quel di Diano Marina risalgono al marzo scorso.
Sei mesi di silenzi, di mezze verità, di nebulose dichiarazioni in cui si parlava di “ciclabile interessante”, ci avevano fatto sperare in un ripensamento e in una revisione del progetto”. Comincia così la nota stampa dei circoli PD Diano Marina, Cervo/San Bartolomeo al Mare.

Diano Marina, pista ciclabile: i dubbi del PD

“Gli annunci sui social e sui media della approvazione del progetto definitivo, ma parziale, da parte della Giunta Regionale e della Giunta Comunale di Diano Marina, erano, tuttavia corredati da poche mappe poco chiare.

Sembrerebbe quindi:

  • che nei pressi dell’ex stazione ferroviaria la ciclabile abbandoni il sedime ferroviario, per riprenderlo solo in prossimità del torrente Evigno.
  • che in questo tratto dalla viabilità molto trafficata (Piazza Mazzini, Via Gaggero, Piazza Mameli, Via Purgatorio) la ciclabile corra sugli attuali marciapiedi, intersecando strade carrabili, numerosi accessi carrai, le uscite di due scuole e di una palestra, con un incredibile percorso a zig-zag e frequenti quanto inevitabili stop.
  • che ancora nulla di ufficiale si sappia sull’attraversamento del torrente Evigno (una passerella ? due ponti? una rotonda in quota?), cosi come ancora non risultano soluzioni approvate in merito al tratto a levante del Torrente Evigno e fin quasi al confine con San Bartolomeo, stralciato dall’approvazione nella Conferenza di Servizi del 27 aprile scorso e, di conseguenza, dall’approvazione in Giunta Regionale del 5 maggio scorso (a che punto è la ri-progettazione? quali soluzioni sono state individuate? Si otterrà l’approvazione in tempo utile per l’ammissione ad un unico bando di gara? Sarà sufficiente lo stanziamento a disposizione ?)
    Sembrerebbe, ma noi non ci crediamo.

Non si può credere, infatti, che si continui a perseguire una scelta del tutto illogica, che costituirebbe un’interruzione “di fatto” dello sviluppo lineare ed omogeneo della Ciclabile Turistica Nazionale Tirrenica, nonché dell’intero percorso Ospedaletti / Andora, in aperta disarmonia con quanto previsto all’articolo 2 della legge 11/2018 (Disposizioni per lo sviluppo della mobilità in bicicletta e la realizzazione della rete nazionale di percorribilità ciclistica) che richiedono una percorrenza ciclistica agevole e sicura su percorsi senza soluzione di continuità.

E nemmeno si può credere che la Regione Liguria, il cui Presidente Toti ha giustamente definito la Ciclovia del Ponente “un percorso unico, monumentale, dalla grande valenza ambientale” proceda all’approvazione in Giunta Regionale (come purtroppo è avvenuto) di un progetto che prevede un monumento lesionato alla nascita.

Non si può credere, infine, che tale scelta sia stata liberamente adottata e ponderata e non, invece, obbligata per salvaguardare i costosi parcheggi pavimentati e circondati da aiuole, muretti e saliscendi, inopportunamente realizzati dalla Amministrazione Comunale di Diano Marina durante il precedente mandato, con sindaco Giacomo Chiappori e Cristiano Za Garibaldi vicesindaco e assessore ai Lavori Pubblici, occupando le aree ex-ferrovia destinate alla Ciclabile Tirrenica, che rappresenta non solo un’opera strategica per la riqualificazione di tutto il Ponente Ligure, ma riveste una significativa valenza Nazionale.

Ricordiamo, inoltre, agli Amministratori dianesi che nel sottosuolo della Ciclabile è prevista la posa dei nuovi tubi per adduzione acqua dal Roja, nonché il collettamento delle acque reflue, opere di sempre più impellente necessità per tutti i Comuni del Golfo Dianese e di Andora.

Facciamo appello, pertanto, alle Amministrazioni Comunali del Golfo Dianese, ed in particolare ai Comuni di San Bartolomeo al Mare, Cervo, Andora, affinché assumano un ruolo attivo nel richiedere che la realizzazione di un’opera di interesse comune non venga a subire arbitrarie interruzioni e posticipi a causa di un singolo comune sprovvisto di “visione collettiva”.

Sollecitiamo i tre Comuni posti a levante ad attivarsi positivamente affinché l’intero Golfo Dianese e tutti i cittadini, gli operatori economici ed i turisti, possano equamente usufruire di un percorso Ciclabile armonioso, omogeneo all’intero sviluppo Ospedaletti/Andora, compatibile con le caratteristiche di un’opera facente parte del progetto della Ciclovia Turistica Nazionale Tirrenica, che da Ventimiglia a Roma attraverserà Liguria, Toscana e Lazio, il cui sviluppo complessivo viene, purtroppo, penalizzato da una “interruzione di fatto” non necessaria in quel di Diano Marina per mano della Amministrazione Comunale Dianese e della Giunta Regionale Toti.

Invitiamo i cittadini, i rappresentanti delle istituzioni, delle forze politiche, delle associazioni di categoria a promuovere iniziative e richieste volte a ricondurre quanto prima l’intero percorso della Pista Ciclo-Pedonale sul sedime ex ferrovia, coerentemente all’assenso condizionato alla provvisorietà di tali opere espresso da Soprintendenza competente in sede di Conferenza di Servizi.

Attendiamo informazioni pubbliche, chiare e dettagliate, da parte della Giunta Comunale di Diano Marina, inerenti il reale percorso della Ciclabile nel centro cittadino, con specifica degli stralci approvati, degli stralci da ri-progettare e da sottoporre ad approvazione, dei bandi di gara per l’affidamento in appalto, delle tempistiche complessive, da fornire nel corso del Consiglio Comunale Straordinario richiesto dai Gruppi Consiliari di Minoranza “Diano Marina” e “Diano Domani”.

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