17 Luglio 2024 02:34

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17 Luglio 2024 02:34

Reggia da imballaggio: cos’è e quanti tipi ne esistono

In breve: Serve a stabilizzare i carichi e a rendere più sicuro il trasporto di merci pesanti e ingombranti, e può essere di vari materiali.

Un buon imballaggio è fondamentale per chi riceve una spedizione, ma anche per le aziende e le società di trasporto: proteggere gli oggetti che vengono spediti è fondamentale per guadagnare la fiducia dei clienti ed essere considerate aziende affidabili.

Nella fase di preparazione di un pacco, oltre alle reggette – che in ogni caso non sempre sono necessarie – è importante utilizzare dei materiali professionali per l’imballo interno (su Imballaggi-2000.com, e-commerce tra i più noti in questo ambito, ci si può fare un’idea di quali siano) e un packaging robusto se si desidera proteggere il contenuto da eventuali sballottamenti.

La reggia da imballaggio, in questo senso, svolge un ruolo cruciale. Si tratta di un materiale utilizzato, a livello industriale ma non solo, per la sua versatilità e l’alto grado protezione delle merci.

Approfondiamo l’argomento e scopriamo, più dettaglio, cos’è e a cosa serve la reggia da imballaggio. 

Reggia da Imballaggio: cos’è 

La reggia da imballaggio viene usata per fasciare e rendere più sicuro un carico, soprattutto se pesante. Per intenderci, è la classica “fascia” che vediamo attorno a un pacco, spesso voluminoso.
Esistono diversi tipi di reggia da imballaggio:

La reggia in PP (polipropilene), è tra le più usate sia per ragioni economiche (rapporto qualità-prezzo eccellente) sia per la sua elasticità (e può reggere fino a 250 kg).
Viene utilizzata soprattutto per fissaggi di breve durata. Un’altra caratteristica? L’ecosostenibilità: può essere riciclata al 100%.

La reggia da imballaggio in PET (poliestere) è invece più usata per imballaggi pesanti, che richiedono parecchia resistenza. Questo tipo di materiale resiste ai raggi UV e all’umidità e può sopportare carichi di oltre 300 kg. A differenza della reggia in PP, però, è meno elastica ed è riciclabile “solo” all’80%.   

A cosa serve la reggia da imballaggio

Vediamo ora qual è la funzione della reggia da imballaggio. A dirla tutta, questo materiale ha un’ampia gamma di usi, ma se parliamo di spedizioni, ha il compito di rendere più sicuro un imballaggio durante il trasporto o l’immagazzinamento. 

A livello industriale, la reggia serve per stabilizzare scatole, pallet o materiali voluminosi, garantendo che rimangano appunto stabili durante il trasporto, mentre a livello logistico, viene per rinforzare e “consolidare” le spedizioni, riducendo il rischio di danni: per fare un esempio, la reggia serve a legare vari componenti di un bancale in modo che restino fermi (e non a caso spesso i bancali hanno dispositivi appositi per il passaggio della reggia). 

Nell’edilizia, la reggia ha uno scopo simile, cioè quello di legare insieme materiali da costruzione tra cui tubi e travi voluminosi. Così si migliora non solo la sicurezza, ma anche la manovrabilità.

Se invece parliamo di altri settori, come l’agroalimentare o il settore navale, la reggia di imballaggio trova altri utilizzi simili: per legare paglia, sacchi di cereali, balle di fieno oppure per fissare carichi sui container.  

Perché la reggia da imballaggio è così utilizzata?

La reggia da imballaggio è un materiale sempre più diffuso per stabilizzare i carichi e rendere più solidi i pacchi destinati al trasporto: garantisce una buona resistenza, il che si traduce in maggior sicurezza e riduzione del rischio di danneggiamenti ai prodotti trasportati. Inoltre, nell’ambito della logistica, rende più semplice le fasi di movimentazione e stoccaggio delle merci.

Altro vantaggio non da poco, la reggia da imballaggio è un materiale riciclabile quindi ecosostenibile.

In conclusione

La reggia da imballaggio svolge un ruolo fondamentale nell’industria logistica e dei trasporti: la versatilità e resistenza di questo materiale garantisce la sicurezza delle merci e facilita la loro movimentazione. Ne esistono diversi tipi, perlopiù riciclabili almeno all’80%: oltre essere prezioso per le sue qualità intrinseche, dunque, questo materiale è anche ecosostenibile. Ecco perché il suo utilizzo è sempre più comune. 

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