Il capogruppo del Pd provinciale Riccardo Giordano ha preso posizione in merito al sequestro del lotto 6 della discarica di Collette Ozotto.
“Il sequestro del cantiere dei lavori per la realizzazione del Lotto 6 di Collette Ozotto pone grosse problematiche sul futuro smaltimento dei rifiuti nella nostra provincia. A fine anno infatti il Lotto 5 sarà esaurito e, se non si sarà nel frattempo realizzata un’area già pronta e collaudata per ospitare i rifiuti, si verificherà un’emergenza difficile da superare.
Lo smaltimento fuori provincia, che è una soluzione fattibile anche se molto onerosa per i contribuenti, presuppone tuttavia che ci sia un pre-trattamento della spazzatura in un sito che non sarà certo facile da individuare.
E’ dunque auspicabile che la magistratura faccia al più presto luce sulle responsabilità dei singoli soggetti coinvolti, per accertare o escludere eventuali profili penalmente rilevabili ma, soprattutto, per stabilire se i fatti contestati abbiano riflessi sulle scelte pianificatorie.
Al di là delle singole responsabilità occorre infatti chiarire se i rilievi contestati sono tali da precludere ogni possibilità di realizzazione di una discarica di rifiuti nel Lotto 6 di Colette Ozotto , ovvero se, fatte le opportune verifiche, sia possibile riprendere i lavori.
Un fatto è certo, sembra proprio che nel nostro territorio non si riesca a dare una soluzione definitiva al tema dello smaltimento dei rifiuti; le ragioni di fondo stanno nei colpevoli ritardi imputabili alle diverse amministrazioni provinciali, che per decenni si sono occupate del problema o, per meglio dire, avrebbero dovuto farlo.
Questi ritardi continuano a essere l’elemento caratterizzante dell’attività della Provincia la quale, al di là dei proclami dell’assessore e della maggioranza che lo sostiene, dimostra scarsa capacità di rispettare gli impegni temporali che essa stessa si è data nella pianificazione.
Il Piano Provinciale dei rifiuti infatti è stato approvato nel Luglio 2011, oltre tre anni fa, e originariamente prevedeva che l’inizio dei lavori di realizzazione dell’impianto unico di Colli fosse per la data del 01/08/2012, la fine dei lavori per il 31/12/2013 e l’avvio dell’impianto per il 30/03/2014.
Nel Marzo 2012 c’è stata una prima modifica di tale crono programma, che ha differito l’inizio dei lavori alla data del 01/10/2014 e l’avvio dell’impianto per il 01/06/2017.
Successivamente c’è stata un’ulteriore modifica, alla quale ci siamo fortemente opposti, che prevedeva le seguenti date;
– dichiarazione di pubblica utilità nel maggio 2014
– pubblicazione del Bando di gara europeo nel settembre 2014
– inizio lavori nel gennaio 2016
– avvio dell’impianto unico provinciale nel gennaio 2018.
Ebbene, siamo a settembre del 2014 ed è tutto in alto mare; il progetto di Colli non ha ancora avuto la sua approvazione definitiva e non c’è neppure stata la dichiarazione di pubblica utilità.
Non si ha la minima idea di quando si potrà indire la gara, dare l’inizio lavori e far partire finalmente l’impianto.
Siamo passati dalla data del 30/03/2014 a quella del 01/06/2017 e poi ancora a quella del gennaio 2018 e ciononostante scontiamo un grave ritardo sulla tabella di marcia.
Nel frattempo, il periodo transitorio caratterizzato dal regime delle discariche, che nell’originaria pianificazione doveva essere già ampiamente superato, si sta protraendo a dismisura dimostrando, col passare del tempo, che di transitorio c’era solo il nome.
Questi dati sanciscono senza ombra d’equivoco l’incapacità dell’attuale amministrazione provinciale di risolvere il problema e dovrebbero indurre l’assessore Ballestra, tra dichiarazioni e smentite sul suo abbandono della giunta provinciale, a trarne una volta per tutte le dovute conseguenze”.