Sarà il Comune di Imperia a pagare l’avvocato nel ricorso sull’ineleggibilità del Sindaco Claudio Scajola presentato dai consiglieri di minoranza Ivan Bracco (Imperia Rinasce), Luciano Zarbano (Imperia Senza Padroni) e Lucio Sardi (Alleanza Verdi-Sinistra). L’ex Ministro (ha nominato anche un proprio legale di fiducia?), infatti, sarà “difeso” dall’avvocato Pietro Piciocchi, a cui è il Comune ha affidato un incarico per un importo pari a 11. 672,96 euro. L’udienza è fissata per il prossimo 3 ottobre in Tribunale a Imperia.
Imperia: ricorso ineleggibilità, Sindaco Scajola sarà difeso dall’avvocato Piciocchi. “Il Comune è il destinatario dell’azione giudiziale”
Nella determina di affidamento dell’incarico si legge che “il giudizio in oggetto è stato instaurato avverso il Comune di Imperia, il quale è stato evocato in giudizio dai ricorrenti non già con finalità meramente notiziali, ma quale vero e proprio destinatario dell’azione giudiziale, che si è espresso in merito”.
Il ricorso dei tre consiglieri chiamerebbe in causa, dunque, secondo l’interpretazione del dirigente del settore legale Manolo Crocetta (e dello stesso studio Piciocchi), anche il Comune di Imperia.
Il motivo? “In quanto con l’adozione da parte del Consiglio Comunale della deliberazione n. 32 del 31.05.2023, si è provveduto alla convalida degli eletti, dando atto che per gli stessi non sussistevano cause ostative per le relative elezioni sotto il profilo della candidabilità, dell’eleggibilità e dell’incompatibilità”.
Piciocchi, vice Sindaco di Genova, ha difeso il Sindaco di Genova Marco Bucci nel ricorso, poi respinto, presentato da 21 cittadini sull’ineleggibilità del primo cittadino del capoluogo ligure in quanto anche commissario straordinario per il viadotto Polcevera.
Il ricorso
Secondo quanto contestato dai consiglieri di opposizione, Scajola, che ha vinto le elezioni amministrative lo scorso 16 maggio, sarebbe ineleggibile in quanto l’incarico di Commissario ad Acta (per l’Ato idrico), ricoperto dall’ex Ministro, su nomina della Regione Liguria, dal gennaio 2023, sarebbe inconferibile e incompatibile con il ruolo di Sindaco.
L’argomento era già stato trattato in consiglio comunale lo scorso 31 maggio. La mozione dell’opposizione era stata respinta con 24 voti favorevoli (e sei contrari) dopo il parere del Segretario Comunale Rosa Puglia secondo cui non vi sarebbero cause di ineleggibilità, incompatibilità e inconferibilità.
“In merito a quanto evidenziato dai consiglieri – aveva detto il Segretario – è stata fatta una verifica sulle cause di ineleggibilità, incompatibilità e inconferibilità. Abbiamo condotto una disamina alla luce della giurisprudenza che indica le cause di ineleggibilità. Il caso in questione non è comparabile ai casi elencati perchè si tratta di un tipo di nomina diverso. Il ruolo di commissario ad acta e il ruolo di commissionario di governo sono diversi. La nomina a Commissario ad acta di un ato idrico deriva dalle funzioni obbligatorie che hanno i Comuni, è una fattispecie diversa da quelle citate. Deposito il mio parere. Non sussistono le cause di ineleggibilità, incompatibilità e inconferibilità in capo al Sindaco della città di Imperia Claudio Scajola, anche nell’ambito dell’incarico a Presidente Provincia e a Commissario ad acta”.