“Una cosa è sempre stata certa: quanto Serafini avesse come fine principale della sua vita, ancora prima della scrittura dei libri di pregio sulla marineria, proprio il Museo Navale“. Così il Sindaco di Imperia Claudio Scajola ha ricordato, all’apertura del Consiglio Comunale, il Comandante Flavio Serafini, scomparso il 23 settembre a 83 anni.
Il consiglio comunale ha osservato un minuto di silenzio in memoria della scomparsa del Comandante Serafini, dell’ex presidente della Repubblica Giorgio Napolitano e di Luca Landolfi, fratello del consigliere comunale Andrea.
Imperia: in Consiglio il Sindaco Scajola ricorda il Comandante Flavio Serafini
“Nei giorni scorsi ci ha lasciato il Comandante Flavio Serafini. Ho letto diverse dichiarazioni rilasciate in memoria di quest’uomo. Io voglio ricordarne due aspetti. Sul primo non ho letto nulla e si riferisce all’evento che lo rendeva maggiormente orgoglioso: il primo convegno fatto nel 1983 a Imperia dal Comune, quando ero un giovane Sindaco, su sua proposta e organizzazione, ovvero il Congresso Mondiale dei Cape Horners che riunì qui a Imperia 40 anni fa. In quell’occasione fu inaugurato il monumento che si erge all’ingresso del porto di Porto Maurizio. In quell’occasione si impegnò moltissimo affinché arrivasse l’Ammiraglia storica della Marineria italiana. Per merito suo l’Amerigo Vespucci entrò nel porto di Oneglia in Banchina.
Poi nel 1978 ho voluto rivedere gli atti del Comune di Imperia, quando era Sindaco Alessandro Scajola, con i quali diede alla Compagnia dell’Ulivo una sede per poter iniziare una loro nuova attività, con la volontà di realizzare un museo navale in città. Questa iniziativa fu portata avanti per i due anni successiva dall’amministrazione successiva. Chi mise subito mano alla raccolta dei materiali fu Flavio Serafini. Da allora è iniziata questa raccolta, anche un po’ confusa, del materiale più diverso, in attesa che potesse essere catalogato, diviso, secondo le migliori possibilità di esibizione in piazza del Duomo, fino ad arrivare, negli anni più recenti, con l’amministrazione Sappa, a riuscire a ottenere dal Governo centrale la possibiltà di far diventare l’ex deposito franco di Porto Maurizio la sede del Museo Navale. Così si è arrivati ad avere un Museo Navale di grande spazio.
Nella fase di esaltazione del Museo Navale, sono nate delle crepe con le diverse amministrazioni, nella divisione tra cose di minore e maggiore pregio. C’è stata una dialettica che ritengo sia stata fruttuosa. Ognuno riteneva che la catalogazione potesse essere diversa. Una cosa è sempre stata certa: quanto Serafini avesse come fine principale della sua vita, ancora prima della scrittura dei libri di pregio sulla marineria, proprio il museo navale. Si può dire che per Serafini il Museo fosse un’estensione di se stesso. Credo che sia giusto ricordare che se il Museo Navale c’è, con l’impegno di tanti, non si possa disconoscere che il principale artefice e il principale promotore del Museo Navale di Imperia sia Flavio Serafini.
Il 27 agosto è mancato è mancato anche Luca Landolfi, fratello del nostro collega consigliere Andrea Landolfi, a soli 59 anni. A loro la vicinanza di tutto il consiglio e della città”.