“È un affresco di Oneglia e degli immediati dintorni di Oneglia, che fa rivivere un pochettino quella stagione ricca di speranze e che ancora adesso noi dobbiamo tenere ben ferma nella memoria” – Queste le parole con cui Fulvio Vassallo, ex assessore regionale, presidente provinciale del Pd, ha presentato ieri pomeriggio, 29 settembre, in biblioteca a Imperia, l’ultimo romanzo di Ugo Boggero “Mi ricordo – Memorie d’amore e di guerra”.
Imperia: in biblioteca la presentazione del libro di Ugo Boggero
L’incontro, presso la sala convegni della biblioteca “Lagorio”, è stato organizzato dall’Istituto Storico della Resistenza e dell’Età Contemporanea di Imperia, insieme alle associazioni partigiane ANPI e FIVL.
Ad aprire il dibattito Giovanni Rainisio Presidente dell’ISRECIm, cui hanno fatto seguito gli interventi di Fulvio Vassallo e dell’autore.
L’intervista all’autore Ugo Boggero
“Questo è un romanzo che è ispirato alla storia dei miei genitori, che si sono conosciuti nel periodo della guerra a Stresa.
Mio padre era un giovane studente antifascista e mia mamma invece era una volontaria fascista. La storia prende spunto da lì, ovviamente non è non è la storia vera diciamo. Prende spunto da questa vicenda.
Mio padre era di Imperia, nel ’43 ha fatto il combattente partigiano. Da questa vicenda ho tratto un romanzo che ha come protagonisti due giovani come loro, che vivono questa esperienza drammatica dalla guerra e della repressione fascista.
Insomma di tutto quello che è stato, non solo il regime nei vent’anni, ma proprio negli ultimi 5 anni ancora più più feroce e più crudele.
Ci sono un sacco di collegamenti con il territorio di Imperia. Io sono nato qui e poi ci siamo trasferiti quando io avevo 5 anni a Stresa e poi a Novara.
I collegamenti del territorio ci sono; intanto c’è Imperia, città di cui io sono innamorato. Continuo a conoscere alcuni luoghi della città, come la salita Ardoino, via dell’Ospedale, le carceri, insomma sono i luoghi dove tra l’altro c’è stata la mia gioventù.
Io ambiento lì una parte della vicenda, della presa di coscienza di mio padre con l’antifascismo e della clandestinità.
Grazie all’istituto storico della Resistenza, ho collegato questa maturazione di mio padre a tutta una serie di eventi; per esempio la liberazione dei prigionieri politici dal carcere di Oneglia nel ’44 e la nascita della canzone Fischia il vento, la morte di Felice Cascione.
Insomma c’è stata una serie di episodi che messi nel romanzo, quindi romanzati, si collegano non solo con la storia vera, ma anche la documentazione che mi ha dato di questa storia l’istituto storico della Resistenza di Imperia”.
Fulvio Vassallo introduce il libro “Mi Ricordo”
“Questo libro, a parte il primo capitolo che è ambientato a Stresa è ambientato poi in tutti i nostri luoghi qua vicino; Salita Ardoino è il centro diciamo così, dove nacque Gigetto che è poi il protagonista di questo libro.
C’è una carrellata di tutti i fatti successi durante l’ultima guerra mondiale, dal 39 al 45. Questo intreccio assolutamente non banale, tra l’amore e la libertà e è un po’ il filo rosso che conduce tutto quanto il libro.
A fianco a questa travagliata relazione, con quella che poi diventerà la moglie di Gigetto, vi è tutta la vita clandestina e anche da partigiano in montagna di questo eroe che in sostanza, attraverso mille traversie, poi riscopre l’amore trovato casualmente in quel di Stesa.
È un affresco di Oneglia e degli immediati dintorni di Oneglia, che fa rivivere un pochettino quella stagione ricca di di speranze e che ancora adesso noi dobbiamo tenere ben ferma nella memoria”.
Mi ricordo - Memorie d’amore e di guerra
L’opera narra la storia di Gigetto valido studente universitario ed amante dei propri studi che vive una situazione famigliare complessa e travagliata, essendo i genitori separati. Il padre vive a Stresa in condizioni di salute precarie, mentre la madre vive a Imperia insieme alla nonna di Gigetto. Quella è anche casa sua. Durante le vacanze che abitualmente trascorre con il padre a Stresa, conosce Renata della quale si innamora, la perde, ma rimarrà per moltissimo tempo nei suoi pensieri quasi ossessivamente. La storia nasce e si materializza in un contesto storico drammatico: la repressione nazifascista in un primo tempo, la guerra e la lotta partigiana contro l’occupazione nazifascista di cui Gigetto, suo malgrado, farà parte attivamente e convintamente, in un secondo tempo. E’ un romanzo che mette in risalto la sensibilità, attraverso sentimenti ed emozioni, di un ragazzo che ha superato da poco l’adolescenza dovendo dibattersi con la storia più buia e violenta del nostro paese.
Chi è Ugo Boggero?
L’autore, Ugo Boggero, è nato ad Imperia nel 1950 ed è laureato Pedagogia ad indirizzo sociologico. E’ stato segretario nazionale della FILEF (Federazione Italiana Lavoratori Emigrati e Famiglie) fondata da Carlo Levi, associazione che si occupa degli interessi degli italiani emigrati all’estero. Dal 1995 al 1998 è stato assessore provinciale della Provincia di Novara. Nel 1995 ha preso servizio come insegnante elementare presso il Primo Circolo Didattico di Novara. Attualmente pensionato si cimenta nella scrittura di romanzi. Mi ricordo è stato premiato con la menzione d’onore con medaglia al IX Premio letterario internazionale città di Sarzana.
A cura di Alessandro Moschi.