“Quell’uomo al mattino era nel nostro giardino. Mio figlio di 11 anni se l’è trovato davanti e si è messo a urlare”. Così a ImperiaPost una 44enne, residente sull’Argine Destro, in relazione al 23enne arrestato mercoledì scorso a Borgo San Moro dai Carabinieri per il tentato furto all’interno dell’abitazione di un’anziana. Il giovane algerino, giudicato ieri per direttissima, è stato scarcerato con divieto di dimora in provincia di Imperia in attesa del processo.
Imperia: 23enne arrestato dai Carabinieri a Borgo San Moro, il racconto di una 44enne
“Mio figlio alle 7 del mattino – racconta la 44enne – è uscito in giardino per dare da mangiare ai gatti in quanto io e mio marito eravamo influenzati. Ad un certo punto si è trovato davanti un uomo, che ha detto qualcosa a voce alta in lingua straniera. Mio figlio si è messo a urlare dicendo che c’era un uomo nel giardino. Il fratello era dentro casa, ma anche lui ha sentito la voce, con accento straniero, di questa persona. Io mi sono assicurata che porte e finestre fossero chiuse e nel frattempo è sceso mio marito andando a controllare. A quel punto, però, era già scappato. Fortunatamente non è accaduto nulla, ma cosa sarebbe potuto succedere se non fossimo stati in casa?
Non ho chiamato subito il 112. L’emergenza era cessata e i ragazzi dovevano andare a scuola. Ho telefonato al 112 verso le 9 e mi hanno passato i Carabinieri. Ho spiegato l’accaduto e hanno preso nota della segnalazione. Quando mio figlio è uscito da scuola si era un pò tranquillizzato e mi ha descritto come era vestita la persona che aveva visto in giardino. Una descrizione che combacia con quella del 23enne arrestato in tarda mattinata dai Carabinieri.
Non non siamo sereni. Confiniamo con la stazione, il cui parcheggio è terra di nessuno. Questo episodio conferma che ci vogliono maggiori controlli”.