Un nuovo centro di “Sollievo” a Ventimiglia e un Centro per il Rimpatrio in Liguria. Queste le intenzioni del Governo Meloni comunicate a Imperia dal Ministro dell’Interno Matteo Piantedosi, in visita in Prefettura per presenziare al Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica, convocato dal Prefetto Valerio Massimo Romeo.
Oggetto principale dell’incontro la gestione dell’accoglienza dei migranti e l’apertura un Centro di permanenza sul territorio. In particolare, tra i corridoi della Prefettura si mormoravano le ipotesi di Diano Marina (Caserma Camandone) e Albenga.
Il titolare del dicastero del’Interno questa mattina ha incontrato il Sindaco di Ventimiglia Flavio Di Muro e successivamente il Sindaco di Imperia Claudio Scajola, oltre a un incontro con i rappresentati delle sigle sindacali.
L’intervento del Ministro Matteo Piantedosi a Imperia
“Siamo qui per prendere consapevolezza di questo problema che grava sul territorio per effetto dell’intensificarsi dei flussi migratori che abbiamo vissuto quest’estate. Sono venuto ad ascoltare gli amministratori locali. L’obiettivo è quello di costituire una modalità di gestione più adeguata di questo fenomeno. Proseguirà l’impegno del Governo nel rinforzare la presenza delle forze di Polizia, con l’obiettivo di aumentare entro fine anno di almeno 53 unità di personale, tra Polizia, Carabinieri e Finanza.
Vige l’obiettivo del governo di proporre al contesto territoriale di realizzare al più presto una struttura nel comune di Ventimiglia che sia di sollievo a questi stazionamenti: una o più, una già l’abbiamo più o meno individuata (sorgerà nell’ex albergo Ferrotel, ndr), adesso poi vedremo i tempi di realizzazione per evitare che le persone vivano nel degrado in mezzo alla strada, questo a beneficio sia dei cittadini di Ventimiglia che nell’interesse delle persone. Destineremo a questa struttura innanzitutto i soggetti più vulnerabili, i soggetti che quindi possano trovare un tetto sulla testa, soprattutto con l’avvicinarsi della stagione invernale. Però è altrettanto improntate completare il quadro delle infrastrutture che servono a gestire il fenomeno, con la realizzazione, anche qui in Liguria, di un Cpr. Ovviamente un Cpr è una struttura che impone una delicatezza progettuale un po’ più articolata per cui stiamo valutando alcune soluzioni che ci sono state segnalate, che sul territorio regionale possono essere utili al caso, vi dico già subito che non sarà a Ventimiglia.
Per quanto riguarda il CPR, servirà per i migranti irregolari che hanno commesso reato o si sono manifestate le condizioni di pericolosità, verranno trattenuti lì su provvedimento convalidato dall’autorità giudiziaria. Potranno sottrarsi da quel trattenimento se collaborano con l’identificazione. L’interessato può uscirne in poche ore se si lascia identificare ai fini del rimpatrio. È un’esigenza diversa rispetto a quella dell’accoglienza, servono entrambe le cose, non sono alternative.
Il centro di accoglienza sarà localizzato a Ventimiglia, per il CPR, vista la delicatezza e i parametri che la legge impone, non abbiamo al momento segnalazione di immobili adatti a Ventimiglia.
Le tempistiche? Individueremo le aree a breve e dopo ci vogliono i tempi di realizzazione che dipendono dalle aree. Non sono in grado di dire i tempi precisi.
La Francia tutela i suoi confini come noi dobbiamo tutelare i nostri. Noi sicuramente ci ritroviamo sulle stesse posizioni. Dobbiamo tutti essere orientati sul tutelare i confini dell’Europa, quindi prevenire le partenze. Se ci fosse una più adeguata gestione delle partenze ci sarebbero meno problemi anche a Ventimiglia. Finalmente l’Europa discute di questo.
Credo che quella di oggi non sia stata una passerella. Tornerò per monitorare la situazione. Assicuro che non lasceremo mai soli i cittadini della provincia di Imperia e in particolar modo di Ventimiglia. Lo abbiamo fatto a Lampedusa. Possiamo fare in modo che territori come questo subiscano il meno possibile in termini di degrado e sicurezza”.
Claudio Scajola
“Ventimiglia è un territorio di confine che talvolta si è sentito trascurato. Il territorio è in grande difficoltà e deve riuscire a risolvere al meglio quel fenomento complesso che è l’immigrazione. La presenza del Ministro e del Sottosegretario porta con se alcuni impegni che sono stati detti e soddisfano il nostro territorio. C’è l’esigenza di un Cpr che il Governo verificherà nel territorio della Liguria, nella collocazione migliore, al contempo il bisogno primario della accoglienza delle persone che hanno difficoltà e che girano liberamente.
Il Ministro è arrivato con una buona notizia, ovvero con l’aumento delle unità delle diverse forze di polizia nel nostro territorio. Il Ministro sarà di nuovo con noi quando sarà il momento della decisione, affinchè con una consultazione proficua si possa riuscire a far cogliere come questo fenomeno epocale dell’immigrazione possa iniziare ad essere gestito nel migliore dei modi nel nostro territorio“.