16 Novembre 2024 02:16

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16 Novembre 2024 02:16

Imperia: ricorso ineleggibilità Scajola. Il Procuratore Lari in aula. “Sindaco eleggibile, non si può dichiarare la decadenza. Ma va valutato un problema di par condicio elettorale”

In breve: In aula il PM Alberto Lari ha affermato che non può verificarsi la decadenza dalla carica di Sindaco

Il Sindaco Scajola è eleggibile, non si può dichiarare la decadenza“. Queste le parole del Procuratore Capo Alberto Lari in Tribunale a Imperia, nell’ambito della discussione del ricorso presentato dai consiglieri di minoranza Ivan Bracco, Luciano Zarbano e Lucio Sardi, riguardo la presunta ineleggibilità del primo cittadino Claudio Scajola in quanto commissario dell’Ato idrico.

Presenti in aula, oltre al Sindaco, difeso dall’ avvocato Pietro Piciocchi, anche numerosi membri della Giunta, il presidente del Consiglio Comunale e alcuni Consiglieri di maggioranza. Presenti anche i consiglieri ricorrenti.

Imperia: ricorso ineleggibilità Scajola. Il Procuratore Lari in aula

In aula il Procuratore ha affermato che non può verificarsi la decadenza dalla carica di Sindaco, facendo riferimento all’art. 60 TUEL, comma 2, che recita:“Non sono eleggibili a sindaco, presidente della provincia, consigliere comunale, provinciale e circoscrizionale: nel territorio, nel quale esercitano le loro funzioni, i Commissari di Governo, i prefetti della Repubblica, i vice prefetti ed i funzionari di pubblica sicurezza”.

Secondo Alberto Lari, non essendo prevista la figura del commissario ad acta nella norma, non può dichiararsi la decadenza e dunque il sindaco Scajola è eleggibile.

Il Procuratore ha aggiunto, però, che a suo giudizio andrebbe sollevato il problema della par condicio elettorale, ovvero che il commissario ad acta pone il candidato sindaco in una situazione di vantaggio elettorale rispetto agli altri candidati. Argomento, quest’ultimo, di competenza, eventualmente, della Corte Costituzionale.

“Chi ha questo titolo – ha spiegato il PM Lari – acquisisce consenso, trattandosi di una nomina che da risalto mediatico. Dire ad esempio ‘risolvo il problema dell’acqua‘ fornisce un surplus di consenso elettorale. Il problema centrale è questo. Bisognerebbe concentrarsi sulla possibilità che l’accentramento del potere in un’unica persona influisca sulla par condicio elettorale”.

Per quanto riguarda i commi 5 e 11 Lari ha aggiunto: “Premesso che la competenza, a mio giudizio, è del tribunale ordinario civile, il profilo su cui bisogna soffermarsi è quello relativo all’articolo 60 sulle cause di ineleggibilità, in particolare il comma 5 e il comma 11. Chi viene nominato Commissario ad acta esercita un controllo istituzionale sulle amministrazioni?

Se c’è, c’è ineleggibilità, ma non c’è giurisprudenza che lo spieghi.

Il Commissario ad acta ha sicuramente una forma di controllo sull’attività del Comune. È un controllo penetrante o meno? Quello che vuole sanzionare la norma è evitare che vi siano ingerenze sull’attività del Comune.

Io penso che in questa situazione ci sia un difetto normativo”.

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