22 Dicembre 2024 17:32

22 Dicembre 2024 17:32

Imperia: ricorso ineleggibilità Scajola, il Tribunale si riserva di decidere. La discussione in aula

In breve: Nel corso dell'udienza, dopo l'intervento del Procuratore Alberto Lari, hanno preso la parola il legale dei consiglieri di minoranza, il legale del Comune di Imperia e il Sindaco di Imperia Claudio Scajola.

Il collegio composto dai giudici Silvana Oronzo, Alessandro Cento e Fabio Favalli, si è riservato di decidere (senza fissare un termine per il deposito della sentenza), questa mattina, al termine dell’udienza, durata circa un’ora e mezza, sul ricorso presentato dai consiglieri di minoranza, Lucio Sardi, Ivan Bracco e Luciano Zarbano, sulla presunta ineleggibilità del Sindaco di Imperia Claudio Scajola in quanto in quanto l’incarico di Commissario ad Acta (per l’Ato idrico), ricoperto dall’ex Ministro, su nomina della Regione Liguria, dal gennaio 2023, sarebbe inconferibile e incompatibile con il ruolo di primo cittadino.

Imperia: ricorso ineleggibilità Scajola, la discussione in aula

Nel corso dell’udienza, dopo l’intervento del Procuratore Capo Alberto Lari, che ha chiesto il rigetto del ricorso, sollevando un problema di “par condicio elettorale,  hanno preso la parola il legale dei consiglieri di minoranza, l’avvocato Piera Sommavigo (affiancata dal collega Cristian Saffioti), il legale del Comune di Imperia, l’avvocato Pietro Piciocchi, vice Sindaco di Genova, il Sindaco di Imperia Claudio Scajola e i consiglieri Lucio Sardi e Luciano Zarbano.

“Il Commissario dell’Ato idrico ha poteri di una grande rilevanza – ha dichiarato Piera Sommavigo – Si interfaccia continuamente con i comuni che fanno parte dell’ambito. Il Commissario ad acta agisce in nome e per conto del comune di Imperia. Ed è lì che a nostro giudizio si crea la commistione.

C’è una commistione di funzioni nell’ambito dello stesso soggetto. Quelli attribuiti dalla Regione Liguria a Claudio Scajola sono poteri sostitutivi, lo dice chiaramente l’atto di nomina a Commissario dell’Ato idrico“.

“Qui siamo nel pieno della politicità della scelta amministrativa – ha ribattuto Piciocchi – I Sindaci italiani sono commissari di tantissime cose. Ad esempio il sindaco Scajola è commissario dell’edilizia scolastica. Può essere che il legislatore ritenga che i sindaci non potranno più essere commissari, ma non è questo l’oggetto del ricorso. Concordo con il pm sull’assenza della ineleggibilita in relazione agli articoli 2 e 11 del Tuel e  concordo sull’assenza della figura del commissario ad acta nelle cause di ineleggibilità.

A nostro giudizio, o questo ricorso è inammissibile perché parte necessaria (il Sindaco Scajola, ndr) non è stata evocata in giudizio o perché non state impugnate le delibere di validazione degli eletti. Da qui non si esce.

Mi dite in quali atti concreti ci sarebbe il potere di controllo del Commissario ad acta? Questo non è concettualmente possibile. I comuni mantengono una forma minima di esercizio nel contesto del servizio idrico integrato? La risposta è no. La competenza è ormai dell’Ato. Non siamo in presenza di un ente Ato, ma di una funzione incardinata nell’ente Provincia. Scajola non è titolare di un organo, ma esercita delle funzioni che potevano tranquillamente rimanere in capo al presidente della provincia. È solo una semplificazione dei compiti, cambia solo la modalità di esercizio”.

“Ho accettato questa grana perché era dichiarata decaduta la Checcucci – ha dichiarato Scajola in aula – C’era l’urgenza di provvedere alla sostituzione. Mi è stato chiesto di rientrare nel tempo nella normalità, di portare alla conclusione il commissariamento dell’ente Provincia. Ci voleva il tempo necessario per risolvere le urgenze. Ho fatto verificare eventuali incompatibilità prima di accettare. L’ente Regione mi ha chiesto di accettare in tempi brevi. Ho rinunciato al compenso e ho accettato questo compito che per me è una fatica. Di fronte all’emergenza idrica nel ponente non ci poteva essere vacatio”.

Lucio Sardi

“Abbiamo sollevato il problema della concentrazione di poteri sulla figura del sindaco. L’urgenza non si risolve solo con una persona e questo ha provocato le problematiche che abbiamo sollevato”.

Zarbano

“C’è stata la nomina del sub commissario. Per quale motivo se bastava solo il commissario?”.

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