La notizia della individuazione dell’ex Caserma Camandone di Diano Castello fra le tre possibili opzioni per la collocazione di un CPR, Centro di permanenza per rimpatri, ha scatenato l’ira del Presidente della Confcommercio del Golfo Dianese, Paolo Saglietto.
Migranti: ipotesi CPR nella Caserma Camandone. Rabbia della Confcommercio
Dice il Presidente Saglietto: “Il Golfo dianese è una perla la cui economia si basa principalmente sul turismo, che lega la stretta fascia costiera all’immediato entroterra. Invece di investire in sentieri per mountain bike, in trasporto pubblico locale e in infrastrutture, il Governo pensa bene di valutare la possibilità di un investimento multimilionario per trasformare quello che rimane dell’ex Caserma Camandone di Diano Castello in un Centro per migranti destinati al rimpatrio.
Fino a ieri si parlava di Ciclovia Tirrenica e di nuove prospettive per il futuro turistico del Golfo e oggi, invece, rischiamo di balzare alle cronache nazionali come una seconda Lampedusa. Mi domando se il Ministro Matteo Piantedosi conosca la realtà del nostro territorio e l’importanza del turismo. Già che ci sono, potrebbero istituire un CPR a Sirmione o nelle Cinque Terre. Siamo all’assurdo”.
Conclude Paolo Saglietto: “Invito calorosamente i Parlamentari del nostro territorio a prendere una netta posizione contraria a questa ipotesi, che mi auguro sia scaturita da semplici algoritmi elaborati a tavolino, senza un’analisi ponderata e calata sulla realtà territoriale”.