Si è tenuta venerdì mattina, a Imperia, davanti al Tribunale del Riesame, l’udienza relativa al sequestro dello yacht Predator per una presunta maxi evasione fiscale da 13 milioni di euro.
Imperia: yacht Predator, udienza davanti al Tribunale del Riesame. In aula il Procuratore Europeo
Davanti al collegio, composto dai giudici Antonio Romano, Francesca Minieri e Francesca Di Naro, il Procuratore Europeo,Adriano Scudieri, ha chiesto il sequestro dello yacht Predator, mentre gli avvocati della difesa, Alessia Allegretti, Valeria Valentini e Alessandro Bracano, hanno ribabito la propria tesi, ovvero che la condotta contestata al comandante dell’imbarcazione e alla società Cadort Ventures LTD non sarebbe penalmente rilevante.
La vicenda
Secondo l’accusa lo yacht, battente bandiera delle Isole Cayman, sarebbe entrato nel porto turistico di Imperia il 3 maggio 2010. Nell’arco di tempo dal 3 maggio 2010 al settembre 2021 l’imbarcazione avrebbe lasciato l’Europa, principalmente recandosi a Montenegro, a cadenza di 12-16 mesi, per un totale di 112 giorni, eludendo in tal modo il pagamento dell’Iva e, in particolare, il “termine di permanenza nelle acque dell’Unione Europea, oltre il quale è previsto dalla normativa vigente il pagamento dell’iva per l’importazione sulle imbarcazioni non ammesse in libera pratica, qual era, appunto, il ‘Predator’”.
La Procura della Repubblica di Imperia aveva chiesto il sequestro del Predator, ma prima il Gip del Tribunale del capoluogo, il 29 luglio 2021, e successivamente il Riesame, il 21 settembre 2021, avevano rigettato la richiesta. Contro il decreto del Riesame ha presentato ricorso in Cassazione il Procuratore Europeo. La Suprema Corte lo ha accolto, annullando i provvedimenti di diniego del sequestro e rimandando gli atti al Tribunale di Imperia, dove venerdì scorso si è tenuta la nuova udienza davanti al Tribunale del Riesame alla presenza del Procuratore Europeo. I giudici si sono riservati di decidere sulla richiesta di sequestro.