21 Dicembre 2024 11:40

21 Dicembre 2024 11:40

Imperia: ipotesi tariffa unica per l’acqua, interviene il Commissario Claudio Scajola. “Sono cose inevitabili. C’è chi pagherà di più rispetto ad oggi e c’è chi pagherà di meno”

In breve: La tariffa unica nell'Ato idrico imperiese e andorese dovrebbe entrare in vigore il prossimo anno

Secondo indiscrezioni trapelate su articoli di stampa, la tariffa unica dell’acqua, che dovrebbe scattare a partire dal prossimo anno, sarà fissata in 1, 80 euro al metro cubo e questo comporterebbe un forte aggravio di spesa per molti cittadini, a partire da quelli imperiesi, che oggi pagano circa 0,40 euro a metro cubo e sensibili diminuzioni per i residenti del Golfo dianese, che invece attualmente pagano 2 euro a metro cubo per l’acqua.

La tariffa unica nell’Ato idrico imperiese e andorese dovrebbe entrare in vigore il prossimo anno

Sulla vicenda il Commissario dell’Ato Idrico e Presidente della Provincia Claudio Scajola, intervistato dal nostro giornale, spiega: “Ho letto anche io, ma questa notizia non so da dove esca e chi l’abbia tirata fuori. Noi stiamo lavorando per salvare il gestore che non fallisca, per evitare che, attraverso il fallimento, come prevede la legge, venga data esclusivamente ai privati.

Vogliamo mantenere un’azienda pubblica con la partecipazione al suo interno di capitale privato, che è necessaria per sanare i conti di una società che è riuscita ad accumulare 80 milioni di debito in questi anni. In questo lavoro di riordino che, come Commissario all’Ato idrico sto svolgendo insieme al vicecommissario Cecilia Brescianini e allo staff, c’è quello del Pef (Piano economico finanziario – ndr)che nei prossimi giorni porteremo in approvazione, quindi c’è l’approvazione del bilancio di Rivieracqua e ci sarà anche la tariffa unica. 

La tariffa unica porterà che c’è chi pagherà di più rispetto ad oggi e c’è chi pagherà di meno. Sono cose inevitabili in una gestione dove dobbiamo risanare il sistema idrico del nostro territorio, garantire l’acqua a tutti, garantire una buona qualità e una società che finalmente possa funzionare e non essere un colabrodo”. 

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